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Memoria di San Pio X

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


MEMORIA DI SAN PIO X


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia di san Pio X, 21 agosto 2019



Carissimi fratelli e sorelle,
1. Sono particolarmente lieto di essere con voi a celebrare la memoria di san Pio X, patrono della vostra parrocchia, e di poter benedire il campanile della chiesa che il vostro parroco don Mario, con il concorso generoso dell’otto per mille e della Regione FVG, è riuscito a restaurare, riportandolo alla sua funzione di richiamo spirituale per tutto il vostro quartiere. San Pio X è un santo al quale sono particolarmente legato, convinto dal fatto che tutta la sua vita sia stata scandita dal singolare obiettivo programmatico Instaurare omnia in Christo (Ef 1,10): instaurare, stabilire, fissare tutto a partire da Cristo. Tale programma egli assecondò con il dono della sua vita, tale programma orientò la sua esistenza, momento dopo momento, dovunque svolse il suo ministero: a Tombolo come cappellano, a Salzano come parroco, in cattedrale e in curia a Treviso e padre spirituale del locale seminario, a Mantova come Vescovo, a Venezia come Patriarca e a Roma come Sommo Pontefice. Per san Pio X Cristo era tutto e a Cristo donò tutto: Cristo come l’alfa e l’omega, ovvero, come l’inizio e la fine di tutte le cose, di quelle che sono nei cieli e di quelle che sono sulla terra; Cristo, che è il nuovo e vero Adamo (cf. 1Cor 15,45), l’unico in grado di dare senso e valore a ogni realtà.

2. Carissimi fratelli e sorelle, a partire da Cristo il secondo grande amore di san Pio X furono le anime, per la salvezza delle quali si prodigò con dedizione impareggiabile e con grande sapienza pastorale. Egli fu un catechista straordinario, facendo conoscere la dottrina cristiana con la pubblicazione del suo celebre Catechismo. A lui si possono applicare le parole dell’Apostolo Paolo: “Infatti annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!”
(1Cor 9,16). Egli – che è stato considerato come il parroco del
 mondo – anticipando la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, rese più vive e più partecipate tutte le espressioni del culto, disciplinando in particolare la musica sacra. A questo riguardo risultò pastoralmente memorabile l’aver concesso la prima comunione ai fanciulli in tenera età, consapevole che l’incontro con l’Eucaristia è sempre fonte di salvezza e di grazia. Con l’istituzione del Pontificio Istituto Biblico promosse una seria ricerca biblica e avviò la riforma del Codice di Diritto Canonico. Lo storico Roger Aubert scrisse: “Pio X è stato il più grande riformatore della vita interna della Chiesa dopo il Concilio di Trento”.

3. Carissimi fratelli e sorelle, il pontificato di san Pio X non fu semplice e lineare. Infatti, il periodo storico in cui si svolse “… è stato segnato da profondi conflitti sociali, da rapporti problematici tra la Chiesa ed i governi nazionali, da sfide di natura politica, come il diffondersi del socialismo, e da sfide culturali e religiose, come il modernismo. San Pio X affrontò queste sfide con decisione e al tempo stesso con grande sensibilità e cura pastorale. Sentì che il suo primo compito era quello di custodire la fede del suo popolo, di rinvigorire l’adesione a Cristo Risorto, di rinnovare la vita della Chiesa per il bene di tutta la società” (CET, La prima comunione all’età dell’uso della ragione, 1 giugno 2010). A ragione possiamo affermare che affrontò tutto questo plesso di problemi, avendo come luce e spinta il suo motto Instaurare omnia in Christo. In questo motto è racchiuso il segreto della sua vita ed è, in fondo, la ragione per cui noi siamo qui: la sua santità. Noi siamo qui questa sera a venerare e a pregare il santo: il cristiano, il prete, il vescovo, il papa che ha saputo compiere un autentico e concreto cammino di santità, un cammino che deve essere anche il nostro cammino. Per questa parrocchia, per i suoi sacerdoti, per la nostra Diocesi, per la Chiesa universale, per ciascuno di noi, siamo qui a chiedere il dono di una più intensa relazione, di un più vivo amore a Cristo. Siamo qui a chiedere la grazia della santità. Alla Madonna, tanto amata dal nostro Santo protettore, affidiamo fiduciosi le nostre intenzioni e i nostri buoni propositi.