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Veglia di Pentecoste


DIOCESI DI TRIESTE


Veglia di Pentecoste


✠ Enrico Trevisi


Cattedrale di San Giusto, 7 giugno 2025



Cari fratelli e sorelle, dragi bratje in sestre,
fratelli e sorelle, ma lo siamo se ci conosciamo se ci frequentiamo, se – anche con cammini di fede e spiritualità diverse - ci stimiamo. E per far questo dobbiamo trovare momento come quello di oggi in cui pregare insieme, parlarci, conoscerci. Non si è fratelli e sorelle se si è estranei, ma solo se si trovano modalità per camminare insieme anche se differenti.

Ripercorriamo le letture ascoltate.

La Torre di Babele - Babilonski stolp
La torre di Babele esprime la confusione delle lingue: più che una punizione di Dio, essa ci mostra il diabolico tentativo di raggiungere il cielo, nella presunzione umana di fare a meno di ascoltare Dio. E così gli uomini e i popoli si condannano alla dispersione, all’incapacità di intendersi, di collaborare insieme, di vivere da fratelli.

Signore purifica le nostre intelligenze e quelle dei governanti perché sappiamo restare in ascolto di Te e del tuo disegno di pace e di salvezza. Signore rendici complici nell’ascolto di Te, e non in perversi e prepotenti progetti che sciupano il mondo e i popoli. Fino all’incendio delle guerre.

Mosè è l’uomo che ascolta Dio e parla con Dio - Mojzes je mož, ki posluša Boga in govori z Bogom

La Scrittura ci mostra Mosè che parla con Dio in modo amicale. Il dialogo è continuo. Certo poi il cuore umano è intessuto di incomprensioni, lamenti, sospetti ma Dio gli parla e Mosè è chiamato a ridire questa Parola di vita. Ecco che lo Spirito continua ad aprirci il cuore e a purificarlo dai suoi sospetti, dalle sue durezze.

Signore allenaci all’ascolto della tua Parola e fa che insieme, come Chiesa, perseveriamo nel ritrovarci ad ascoltare quanto lo Spirito ci dice, rileggendo insieme la vita, attraverso la luce della tua Parola, gustando insieme il nostro pellegrinaggio di speranza con Te, verso di Te, nella pienezza di Te.

Lo Spirito Santo è vittoria sulla morte, è vita - Sveti Duh je zmaga nad smrtjo, je življenje

Noi aspiriamo alla vita vera, alla vita piena, alla vita felice. E tu non ci abbandoni: ecco lo Spirito di vita che sempre ci riaccende e che dai nostri scheletri ci fa risorgere perché fin da adesso pregustiamo l’essere figli di Dio amati, risanati, rialzati a vita nuova. Risorti.

Signore con il tuo Spirito aiutaci a risorgere noi e ad essere strumenti dello Spirito per i nostri fratelli, quelli dispersi nelle idolatrie del mondo, dei soldi, di effimeri piaceri che poi lasciano l’amaro della solitudine e della paura e del peccato. Tutti per mezzo dello Spirito siamo chiamati ora a risorgere a vita nuova.

Giovani e anziani che sanno sognare - Mladi in stari, ki znajo sanjati

Per mezzo dello Spirito noi non ci rassegniamo alla mediocrità. Non riduciamo i nostri sogni al grigiore e alla frenetica rincorsa delle mode e del mercato. Non vogliamo essere schiavi del consenso e dell’apparenza, non vogliamo diventare dipendenti dai social e dai loro algoritmi che ci annebbiano il cuore e il cervello. E che per essere riconosciuti, amati e apprezzati ci portano a svilire la nostra dignità.

Signore tu ci conosci e ci ami per quello che siamo. Per mezzo del tuo Spirito donaci di essere liberi di crescere nell’amore evangelico, impegnati a coltivare la fede anche se controcorrente, perché ci sappiamo dentro il tuo e nostro sogno di una umanità fraterna, vera, fondata sul tuo incondizionato amore.

Ci sappiamo deboli, ma forti per il tuo Spirito Paraclito - Vemo, da smo šibki, a močni zaradi tvojega Duha

Se guardiamo a noi stessi: ci sappiamo deboli e fragili. Ma poi la tua Parola ci riscalda il cuore e ci sappiamo destinatari dello Spirito Paraclito, colui che è ci dona fortezza e sapienza. Colui che non consente che restiamo a terra. Ci rialza, ci illumina. Sempre ci dà di ricominciare il nostro cammino. E per una carità che restituisce sapore alla vita.

Lo Spirito accenda in noi il desiderio di Dio e della felicità vera. Lo Spirito ci rialzi nella fedeltà alla nostra vocazione. Che è il nostro modo di rispondere all’amore di Dio e di essere lievito di unità tra noi, nella Chiesa tutta e perché il mondo sia più fraterno.
Lo Spirito dia agli sposi la gioia e la pazienza del rinnovare ogni giorno il loro reciproco donarsi.
Dia ai preti la grazia del seguire ogni giorno il buon Pastore per spiarne lo stile, gli atteggiamenti e la capacità di riconciliare le persone con la divina Misericordia.
Lo Spirito doni ai giovani il coraggio di coltivare la personale amicizia con il Signore, in dialogo vero con Lui sul mistero della loro vita.
Lo Spirito fortifichi gli anziani: con saggezza sappiano testimoniare i valori autentici del Vangelo.
Lo Spirito sia luce e verità per chi cammina dentro le sfide del lavoro e anche dentro la passione politica per edificare il mondo. Lo Spirito dia a tutti l’entusiasmo della speranza che porta a spendersi con fiducia, soprattutto per i piccoli e per chi è solo, malato, povero, inquieto, angosciato.
E lo Spirito dia conforto e grinta anche a chi vive la sequela di Cristo in una condizione che non è quella che aveva pensato (perché separato/a, divorziato/a, vedovo/a, single…) ma che rimane una via aperta alla santità, all’amore infinto di Dio, che sempre ci sorprende. Lo Spirito ci renda tutti pietre vive, in nuovo slancio missionario, per edificare la Chiesa gioiosa testimone dell’amore di Dio, che è per tutti.
E a tutti lo Spirito dia il coraggio della pace. L’audacia e l’umiltà dell’essere artigiani di pace: pazienti e decisi nel perdono, fino a sorprendere e a meravigliare per l’ardire della speranza che continuamente seminiamo in ogni nostra relazione, in ogni nostro discorso, in ogni angolo della vita.