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Solennità del Natale del Signore | Messa della notte

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


NATALE: MESSA DELLA NOTTE


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 24 dicembre 2021



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      Sono appena riecheggiate in questa nostra Cattedrale le parole con le quali l’Angelo annunciò ai pastori la nascita di Gesù: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2,10-11). Con quelle parole l’Angelo invita anche noi a non temere, ma ad avere fiducia, perché quel Bambino che è nato a Betlemme è la rivelazione consolante dell'amore infinito di Dio. Egli si è fatto uomo come noi, per camminare con noi sulle strade polverose della vita e per donare alla nostra incerta e dolorosa esistenza la carezza della consolazione divina e la certezza della speranza in un futuro di salvezza e di liberazione. Allora, Natale sia il giorno per accogliere, con cuore semplice e disarmato, l’Emanuele, il Dio con noi; Natale sia il giorno per rinascere insieme con Lui; Natale sia per tutti il giorno dello stupore e della gratitudine. Ci ricorda Papa Francesco: “Ecco il dono che troviamo a Natale: scopriamo con stupore che il Signore è tutta la gratuità possibile, tutta la tenerezza possibile. La sua gloria non ci abbaglia, la sua presenza non ci spaventa. Nasce povero di tutto, per conquistarci con la ricchezza del suo amore”.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, in questo tempo natalizio raccogliamoci spesso in preghiera davanti al presepe, contemplando con affettuosa partecipazione il mistero infinito dell’amore divino racchiuso nella culla di Gesù Bambino. Egli è l’amore forte e sicuro di Dio che vince ogni peccato e miseria, ogni male e povertà, ogni inimicizia e solitudine. È questo il messaggio di fiducia che sgorga per noi dal Natale di Gesù. Di questo amore abbiamo bisogno e questo amore ci deve bastare; è questo amore che ci restituisce la fiducia per andare avanti in una stagione storica complicata dalla insidiosa pandemia in corso. Auguro un buon Natale ai nostri bambini, ai giovani, alle mamme e ai papà, ai nonni; buon Natale agli anziani, ai nostri malati e al generosissimo personale medico e infermieristico; l’augurio raggiunga anche il mondo del lavoro e quello della scuola che, in alcune loro componenti, sono investiti da tante insicurezze e problematiche; buon Natale anche a coloro che ci governano; buon Natale ai poveri, ai bisognosi, agli sfiduciati e a coloro che hanno perso la bussola della vita. Le parole dell’Angelo siano per tutti il salutare vaccino della fiducia. Buon e sereno Natale!