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Santa Messa da Casa Ieralla

 
 

Diocesi di Trieste

XVII Domenica per annum

✠ Giampaolo Crepaldi

Padriciano, Casa Ieralla, 26 luglio 2020



Carissimi fratelli e sorelle,

1. Il brano del Vangelo che abbiamo appena ascoltato ci propone alcune parabole ricche di profondi insegnamenti: quella della perla preziosa e quella del tesoro nascosto nel campo. Gesù ci insegna che dentro al campo della vita e della storia è stato nascosto un tesoro ed è stata posta una perla preziosa. Di quale tesoro e di quale perla preziosa parla Gesù? Il tesoro e la perla sono la sua stessa persona di Figlio di Dio, fattosi uomo. Noi entriamo nel regno di Dio, noi scopriamo il senso della nostra vita quando troviamo il tesoro che è Cristo, troviamo la perla che è Cristo. Sant’Agostino, un grande maestro della Chiesa antica, ha scritto: “La perla di gran valore è il Cristo di Dio … una volta trovato lui, si afferrano facilmente tutte le altre realtà” (Commento al Vangelo di Matteo/1, CN ed., Roma 1998, pag. 95-96). In Lui il possesso e l’uso del denaro non è prepotente auto-affermazione a spese dell’altro; il rapporto uomo-donna non è più reciproco uso uno dell’altro per la propria felicità individuale; il lavoro o lo studio non si limitano più ad essere un prezzo pagato al successo. In Lui ogni vero bene creato acquista una consistenza nuova e un sapore insospettato.

2. Carissimi fratelli e sorelle, sono particolarmente contento di essere qui a Casa Ieralla a festeggiare i patroni san Gioacchino e sant’Anna. Nelle fasi più acute della pandemia anche qui si è vissuto con la paura e l’incertezza. Ma, grazie a Dio e grazie anche al lavoro preventivo di tutto il personale, Casa Ieralla è stata risparmiata dal virus. Un grazie sincero anche all’Assessore alla salute della nostra Regione per il lavoro svolto con determinazione e intelligenza. La stella che ha guidato tutti in questa difficile periodo è stata questa: ogni vita, soprattutto quella fragile dell’anziano, è preziosa e va amata e curata. Papa Benedetto, che di anni ne ha tanti, in una delle sue visite in una casa di riposo, disse: “Vengo tra di voi come Vescovo di Roma, ma anche come anziano in visita ai suoi coetanei… …rivolgendomi idealmente a tutti gli anziani, vorrei dirvi con profonda convinzione: è bello essere anziani! In ogni età bisogna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene. Non bisogna mai farsi imprigionare dalla tristezza!”. Per l’intercessione dei santi Gioacchino e Anna, invochiamo la materna protezione della Madonna che ci dia consolazione e serenità.