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XIV Giornata mondiale della Vita Consacrata

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


GIORNATA PER LA VITA CONSACRATA


✠ Giampaolo Crepaldi


Sant’Antonio Taumaturgo, 2 febbraio 2020



Carissimi fratelli e sorelle, carissimi consacrati e consacrate in Cristo!
1. Sono particolarmente lieto di presiedere questa santa liturgia eucaristica nel giorno in cui la Chiesa ci invita a fare memoria della Presentazione di Gesù al Tempio, perché ci consente di contemplare con uno sguardo unitario, in un’occasione speciale come la Giornata mondiale per la vita consacrata, sia il mistero dell’offerta della sua vita fatta da Gesù nel Tempio, sia il mistero dell’offerta della nostra vita fatta a Gesù da noi consacrati. Due offerte, che l’occhio della fede vede connesse fra loro, due offerte che si illuminano e si richiamano a vicenda e danno forma a una mirabile sinfonia spirituale. Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci informa che Maria e Giuseppe, fedeli nell’osservare le leggi della religione ebraica, “portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore”. Questa presentazione, di fatto, rende manifesto l’amore che muove Cristo a donare se stesso al Padre per la nostra salvezza. La Lettera agli Ebrei ci indica i termini esatti per cogliere in profondità il senso dell’offerta di Cristo: “Entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrifico né offerta, un corpo invece mi hai preparato… Allora ho detto: ecco io vengo … per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10,5-7); “Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell’offerta del Corpo di Gesù Cristo, fatto una volta per sempre” (v. 10). Cristo si offre per fare la volontà del Padre; Cristo si offre per la nostra salvezza. E all’anziano Simeone – e a partire da lui tutti noi cristiani – è offerta la grazia di vedere la salvezza.

2. Carissimi consacrati e consacrate, in questa Giornata che la Chiesa vi dedica con gratitudine e ammirazione, siete invitati a rinnovare la vostra offerta a Cristo Signore, unendovi spiritualmente al mistero della sua offerta al Padre celeste che oggi ricordiamo con la sua Presentazione al Tempio. Siete uomini e donne che hanno deciso di seguire Cristo, di appartenere a Lui in maniera esclusiva e totale, di amarlo con cuore indiviso mediante la pratica dei consigli evangelici: la vostra vita è una vita consacrata e per sempre. Come san Paolo a Damasco: “Signore, che cosa vuoi che io faccia?” (At 9,6). Come Samuele: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1Sam 3,10). Come la Vergine Maria: “Ecco l’ancella del Signore, avvenga in me secondo la tua parola” (Lc 1,38). La vostra vita tutta donata a Cristo e vissuta con Lui, in Lui e per Lui, è un richiamo esigente per ogni vita cristiana, chiamata a conformarsi pienamente al Signore Gesù. Per i sacerdoti in primo luogo, che in voi devono trovare l’esempio quotidiano della loro consacrazione al Signore da vivere con una donazione celibe e casta; per i laici stessi che devono coltivare la consapevolezza che senza il riferimento essenziale al Signore Gesù la vita rischia derive pericolose. In questa prospettiva, sento il dovere come Pastore della Chiesa diocesana di parteciparvi la gratitudine di tutti: senza la vostra consacrazione la nostra Chiesa non potrebbe compiere interamente e adeguatamente la sua missione di far giungere il Vangelo della verità e della carità agli uomini e alle donne della nostra Città. Essi ci guardano e, pur figli di tempi distratti e complicati, aspettano e desiderano incontrarci. Noi consacrati, appartenenti a Cristo e da Lui espropriati di tutto, non mancheremo all’appuntamento, perché solo chi è di Cristo è capace di essere e farsi servo di tutti. Alla Madonna, Madre dolcissima di Gesù e nostra, affido tutti i consacrati e le consacrate della Chiesa di Trieste e la prego di concedere loro forza, consolazione e speranza.