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Santa Messa al Sacro Cuore di Gesù

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia Sacro Cuore, 21 giugno 2020



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. Nel brano del Vangelo di Matteo che è stato appena proclamato troviamo questa frase: “Nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto” (Mt 10,26). Queste singolari parole indicano la missione dei discepoli del Signore, chiamati a far conoscere quanto Gesù ha fatto e ha detto perché la sua redenzione raggiunga ogni uomo. Missione che lega in maniera profonda i discepoli a Gesù. Cristo è stato perseguitato, giudicato, condannato ed ucciso. Così è anche per i suoi discepoli. Ma la condivisione dei discepoli non si ferma qui, va oltre e raggiunge il Cristo nello splendore della sua risurrezione. Li rassicura Gesù: “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima” (Mt 10,28). Quelli che hanno il potere di uccidere il corpo, quanto alla vita terrena e storica dell’uomo, possono anche risultare vincenti; ma per quello che riguarda l’anima, cioè la partecipazione alla vita divina, essi non hanno alcun potere, perché i discepoli del Signore appartengono al Padre. Sia per quanto riguarda la loro redenzione eterna sia per quanto riguarda la loro esistenza storica, i discepoli si trovano nelle mani di Dio: “Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati: non abbiate dunque paura” (Mt 10, 30-31).

2. Carissimi fratelli e sorelle, la tragedia del COVID-19 ha fatto sorgere in molti cuori una domanda urgente: l’uomo è solo un piccolo frammento di un insieme governato da leggi impersonali e sconosciute, che possono travolgerlo in qualsiasi momento, oppure è voluto e conservato in vita da un Amore eterno ed incondizionato? La risposta alla domanda che ho formulato ci giunge dalla meditazione dalla pagina del vangelo dove si racconta il colpo di lancia con cui un soldato romano aprì il costato di Cristo, pagina di riferimento spirituale per ogni fedele della parrocchia del Sacro Cuore dove mi trovo a celebrare la Santa Eucaristia. Quel costato squarciato ci consente di guardare dentro “al cuore di Dio e trovare la risposta alle nostre domande. Non siamo affidati al caso, non siamo come foglie secche che le forze della natura possono spazzare via. Siamo affidati ad un Amore eterno che ci ha voluti per renderci partecipi della sua stessa vita. La Realtà ultima non è impersonale. Dio, che è Amore, è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo” (D. Barsotti, Cento pensieri sull’amore, LEF 1988, 7). Vi affido alla Vergine Maria che è stata il tabernacolo di quell’Amore divino e trinitario che ha definitivamente segnato il destino del mondo e di ciascuno di noi.