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Festa di San Giovanni Bosco


DIOCESI DI TRIESTE


FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia di San Giovanni Bosco, 31 gennaio 2020



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      Sono particolarmente grato per l’invito che la Comunità salesiana mi ha rivolto a celebrare con voi san Giovanni Bosco, il Santo patrono della vostra parrocchia, un maestro sostenuto da una incrollabile fiducia in Dio, un padre al servizio dei giovani, a partire dai più fragili e abbandonati, che ha proposto uno stile educativo fatto di ragione, religione e amorevolezza. Egli impegnò la propria vita spirituale e apostolica ad un preciso programma: Da mihi animas, cetera tolle (Dammi le anime e prendi il resto). In queste parole “è racchiusa tutta la personalità del grande santo: una profonda spiritualità, l’intraprendenza creativa, il dinamismo apostolico, la laboriosità instancabile, l’audacia pastorale e soprattutto il suo consacrarsi senza riserve a Dio e ai giovani. Egli fu un santo di una sola passione: la gloria di Dio e la salvezza delle anime” (Benedetto XVI, Lettera ai salesiani). Don Bosco realizzò la sua personale santità mediante l’impegno educativo, vissuto con zelo e cuore apostolico, e seppe proporre, al tempo stesso, la santità quale meta concreta della sua pedagogia.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, chiediamoci: cosa dice alla nostra Chiesa di Trieste san Giovanni Bosco? Da lui arriva l’invito ad aprire le porte ai giovani. Essi hanno bisogno della Chiesa e questa ha bisogno di loro. L’indifferenza reciproca non giova a nessuno e lascia nel cuore dei giovani dei vuoti enormi, che nessun’altra realtà umana, sociale o religiosa può colmare. Ma lascia anche, nel cuore della Chiesa, un ampio posto vuoto, che impedisce di rinnovarsi e di puntare al futuro con coraggio e speranza. Più che mai oggi i giovani sono chiamati ad essere responsabili di una Chiesa, che intende essere casa e scuola di comunione per tutti, dove si impara a pregare insieme, ad accostare la Bibbia, a celebrare l’Eucaristia, a servire con amore e solidarietà i piccoli, i poveri e sofferenti, a fare esperienza di incontro con Gesù. Cari giovani, risuoni nel vostro animo l’invito del Signore: Seguimi!. Abbiate il coraggio di dare una risposta generosa, staccandovi dalle molte cose che impediscono di rischiare sulla sua Parola, anche quando appare troppo alta e impegnativa, come è la vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata o al matrimonio. Don Bosco vi aiuti a credere in voi stessi e a puntare in alto nella vostra vita, verso i traguardi inesplorati delle vette della fede e dell’amore.