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Giornata del Ringraziamento della comunità slovena


DIOCESI DI TRIESTE


GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO DELLA COMUNITA' SLOVENA


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 13 novembre 2022



Predragi bratje in sestre!

1.      Con gioiosa partecipazione alla santa Messa, celebriamo la tradizionale Giornata diocesana del Ringraziamento per i doni e i benefici ricevuti dalla Provvidenza divina. L’iniziativa – promossa ogni anno dalla Comunità di lingua slovena, che ringrazio sentitamente – nasce dalla consapevolezza che l’agricoltura è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori: la dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, di una fraternità accogliente e di solidi legami sociali. Al cuore del Messaggio che i Vescovi italiani hanno reso pubblico per questa occasione c’è l’invito che il comparto agricolo, in tutti i suoi aspetti, non venga inquinato da infiltrazioni corruttive. Scrivono i Vescovi: “Nelle imprese catturate da dinamiche ingiuste si rafforzano comportamenti che minacciano ad un tempo la qualità del cibo prodotto e i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione. Si tratta di strutture di peccato che si infiltrano nella filiera della produzione alimentare”. Il Messaggio incoraggia e sostiene tutte le aziende agricole che operano nella legalità. Ha un valore incommensurabile, infatti, un’economia agricola che si alimenta di giustizia e trasparenza.

2.         Predragi bratje in sestre, l’apprezzamento che la Chiesa e la società tutta manifestano verso l’attività agricola riveste una straordinaria importanza nel nostro tempo segnato da una guerra insensata tra Russia e Ucraina, che si sta combattendo proprio nel cuore dell’Europa. Le conseguenze rischiano di essere drammatiche non solo per quei due sventurati popoli, ma anche per altri, compresa la nostra Italia. Infatti, con la mancata produzione di grano aumenta il rischio vengano affamati interi popoli, tenendoli in scacco. È una scelta ingiustificata sotto tanti punti di vista quella di investire in armi anziché in agricoltura. Noi cristiani dobbiamo far tornare attuale il sogno di Isaia, quello di trasformare le spade in aratri, le lance in falci (cf. Is 2,15). La terra è creata ed affidata all’umanità come un giardino: l’immagine biblica esprime la bellezza del creato e suggerisce il compito degli uomini di esserne i custodi e i coltivatori, con la responsabilità di trasmetterlo alle generazioni future (cf. Gen 2,15). L’alleanza di Dio con il suo popolo si manifesta nel dono di una terra dove scorrono latte e miele (cf. Es 3,8). Affido alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, il vostro lavoro, i giovani, le vostre famiglie, i malati e i poveri.