DIOCESI DI TRIESTE
SANTA BARBARA PATRONA DELLA MARINA
â Giampaolo Crepaldi
Parrocchia SantâAntonio Taumaturgo, 2 dicembre 2022
Distinte AutoritĂ , Sig. Comandante, cari marinai della Capitaneria di Porto!
1.      Sono lieto e onorato di poter celebrare per voi e con voi la festa della vostra patrona, santa Barbara. Sappiamo che era figlia di Dioscoro, un signorotto benestante e di religione pagana. Dovendo partire per un viaggio e temendo lâassalto dei pretendenti per la figlia, che era molto bella, la rinchiuse in una torre. Ma Barbara, pur isolata e privata della libertĂ , il pretendente se lo trovò lei: Cristo al quale consacrò tutta la sua giovane vita. Una volta tornato a casa, il padre, furente per la decisione della figlia di farsi cristiana, la punĂŹ severamente per la sua disobbedienza. Ma Barbara riesci a fuggire miracolosamente dalla torre, trapassando le sue spesse pareti e volando su una montagna guidata da un angelo. Venne tradita da un pastore di pecore che scoprĂŹ il suo nascondiglio e rivelò la cosa a Dioscoro il quale la riacciuffò e la consegnò al governatore della cittĂ che le impose di abiurare la fede cristiana e tornare ad adorare gli idoli. Barbara rimase ferma nel suo proposito e nelle prove scoprĂŹ lâassistenza potente di Dio. MorĂŹ martire, decapitata dal padre. Singolare vicenda di libertĂ quella di Santa Barbara: libertĂ negata da parte di un padre possessivo e imperioso, che trattava la figlia come una proprietĂ di cui disporre; libertĂ compiuta della Santa che trovò nella fede la forza di staccarsi dal padre terreno per realizzare la sua umanitĂ nellâaprirsi al Padre celeste.
2.        Cari amici marinai, la festa della vostra patrona è una bella occasione per fare vostra la sua proposta di vita, consolidando i valori e le tradizioni che vi appartengono da sempre. Disse GesĂš: "Chi vorrĂ salvare la propria vita, la perderĂ , ma chi perderĂ la propria vita per me la salverĂ ". Voglio pensare che questa sia anche la vostra prospettiva, cari militari della Marina: quella di una vita persa perchĂŠ donata; una vita non chiusa, ma aperta come il mare al che si affaccia sul meraviglioso creato da custodire e sui bisogni concreti dellâumanitĂ da soccorrere. Nella simbologia biblica il mare è il mondo e rappresenta ciò che nellâuomo va aiutato, guarito, supportato. Il mare fa paura ma si deve attraversare per raggiungere lâuomo che ha bisogno dellâaiuto del fratello e, attraverso esso, dellâaiuto di Dio. E si può attraversare solo se, come dice il Salmo (Sal 30), ci si affida alle mani del Signore. In questa salutare prospettiva vogliamo ricordare in questa Santa Messa tutti i vostri colleghi che sono morti e quelli caduti nellâespletamento del loro dovere: li affidiamo allâabbraccio del Padre. Ricordiamo anche le vostre famiglie, i vostri figli, i vostri amici per i quali invochiamo la protezione provvidente del Signore. Per voi formulo lâaugurio che siate sempre illuminati dallâesempio e accompagnati dallâintercessione di Santa Barbara, perchĂŠ Dio stesso ha attraversato il mare dellâuomo, facendosi uomo e abitando in mezzo a noi.