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Solennità del Natale del Signore


DIOCESI DI TRIESTE


NATALE: MESSA DEL GIORNO


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 25 dicembre 2022



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14). In questo passaggio del Prologo al suo Vangelo, Giovanni ci dice che la gloria del Figlio unigenito è certamente nel più alto dei cieli, ma questa sua altezza si trova ora anche nella grotta di Betlemme. In questo modo ciò che era umanamente infimo diventa sublime, perché la gloria del Figlio unigenito è sulla terra ed è la gloria dell’amore. E ancora: la gloria del Figlio unigenito è la pace. Dove c’è Lui, là c’è pace. Egli è là dove gli uomini non vogliono costruire il mondo con la forza della violenza, ma con la forza dell’amore. A questi dona la sua pace, perché per loro mezzo la pace entri in questo mondo. A fronte delle tante e complesse le situazioni che caratterizzano il nostro mondo – pensiamo alla terribile e insensata guerra in Ucraina – noi cristiani siamo chiamati a far risuonare l’annuncio di pace natalizio con la liberante convinzione che, per quanto segnata dal peccato, dall’odio e dalla violenza, l’umanità è destinata a formare un’unica famiglia, nella giustizia e nella pace: questa la volontà di Dio, questo il nostro compito.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, vi auguro un Natale di pace: ai genitori chiamati a vivere e testimoniare in famiglia e ad educare i loro figli alla pace; ai docenti di tutte le scuole chiamati a trasmettere il valore della pace; agli uomini e alle donne del lavoro impegnati a dilatare nella pace gli orizzonti della giustizia e della solidarietà; ai nostri governanti chiamati a porre al centro dell’azione politica una convinta determinazione per la pace; ai poveri, ai malati, agli anziani, agli sfiduciati che attendono un aiuto, un sorriso, un abbraccio di pace; soprattutto ai giovani, che dalla loro hanno la benedizione della vita e il dovere di non sprecarla. Carissimi, che la pace sia dentro di noi e fuori di noi, la pace sempre, la pace con tutti, la pace per tutti. La pace è come il pane che nutre; è come il fiore che profuma; è come la stella che illumina; è come il sole che scalda; ha il volto del fratello, della sorella e dell’amico; è l’amore che fa vivere. La pace è dono di Dio ed è preziosissima perché ci regala il futuro. Per questo Santo Natale facciamo nostro l’appello di Papa Francesco: “Tutti noi, in qualsiasi ruolo, abbiamo il dovere di essere uomini di pace. Nessuno escluso! Nessuno è legittimato a guardare da un’altra parte, perché la guerra, ogni guerra, offende il nome santissimo di Dio”. Buon e santo Natale!