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Presentata la nuova edizione della Cattedra di San Giusto


Cattedra di San Giusto


Democrazia è partecipazione


verso la Settimana Sociale dei Cattolici in Italia



Si è tenuta oggi, giovedì 1° febbraio, la conferenza stampa di presentazione del programma della Cattedra di San Giusto per il tempo di Quaresima 2024.
Ad introdurre l’incontro con la stampa è stato il Vescovo, mons. Trevisi, che ha rimarcato come la Cattedra di San Giusto si configura come un cammino di ricerca che, attraverso la competenza dei relatori, aiuterà la città e la diocesi a prepararsi alla Settimana Sociale dei Cattolici in Italia.
Il prof. Giovanni Grandi, docente dell’Università di Trieste e membro del Comitato scientifico per la Settimana sociale, ha fornito alcuni elementi per leggere la Settimana Sociale, evento promosso dalla Chiesa italiana sin da 1907. Storicamente è la prima modalità con cui i cattolici italiani hanno iniziato a partecipare alla vita politica, in tempi in cui non potevano ancora farlo in modo diretto. È un evento che ha accompagnato la storia del nostro Paese e ha visto la partecipazione di grandi figure che hanno contribuito alla ricostruzione dell’Italia, soprattutto nel secondo dopoguerra. Le radici del pensiero sociale cattolico e di giustizia sociale si sviluppano in questo lungo dibattito, che si dipana già sin dalla fine dell’ottocento. La 50° edizione intende riportare l’attenzione su un tema di fondo che è lo stato di salute della nostra democrazia.
Gli indici evidenziano oggi una crisi della partecipazione, che è anche segno di crisi della democrazia. Il dato più evidente è quello che riguarda il calo dell’affluenza alle urne. È un sintomo, che ci mostra come in Italia, ma in generale nei Paesi Occidentali, stanno regredendo tutti gli indicatori della democrazia compiuta.
La Settimana vuole accendere una luce su questo tema fondamentale e proporre un percorso. In questo obiettivo è già partita una fase preparatoria per raccogliere i contributi di chi voglia dare una sua analisi e offrire così un primo screening della situazione nazionale rispetto al tema della partecipazione.
La Settimana porterà a Trieste circa 1200 delegati da tutte le diocesi italiane, che dal 3 al 7 luglio saranno impegnati nell’ascolto delle relazioni ma soprattutto nel confronto e nell’elaborazione corale e partecipata. Ma la Settimana vuole aprirsi alla città, grazie alla collaborazione con il Comune e la Regione. Verranno allestite diverse “piazze della democrazia” con degli stand in cui verranno presentate le buone pratiche per incentivare la partecipazione da parte di imprese, associazioni, Istituzioni, provenienti da tutta Italia. Ci saranno poi dei laboratori e una serie di conferenze pubbliche con esperti qualificati che metteranno a tema tanti aspetti della vita civile: formazione, istruzione, salute, inclusione, fenomeni migratori, riforme istituzionali.

Dentro questo percorso che ci porta verso la Settimana di luglio si colloca anche il percorso della Cattedra di San Giusto, il cui programma è stato annunciato da don Sergio Frausin, delegato diocesano per la cultura.

La Cattedra di San Giusto, l’insieme di appuntamenti che la Diocesi di Trieste propone dal 2010, principalmente nel tempo di Quaresima, per approfondire temi di spiritualità e cultura ecclesiale con testimoni qualificati, quest’anno si presenta, per volontà del Vescovo Enrico Trevisi e dei suoi collaboratori, con un programma che intende accompagnare la comunità ecclesiale e cittadina alla 50a Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si terrà a Trieste tra il 3 e il 7 luglio prossimi.
La 50a Settimana Sociale è parte integrante del Cammino sinodale e la Cattedra di San Giusto si colloca in questo orizzonte: un’esperienza di Chiesa che, in forza della fede nel Figlio di Dio che si fa carne e partecipa fino in fondo alla nostra umanità per salvarla (cf. Gv 1,14), intimamente solidale col genere umano e con la sua storia (cfr. GS 1) se ne fa carico e ha il coraggio di una visione profetica che, alla luce della Parola di Dio, attraverso il discernimento sapienziale, sappia tracciare il cammino per generare futuro.

Nella Cattedrale di San Giusto, luogo in cui la comunità tergestina si mette in ascolto di un insegnamento autorevole per la propria comprensione ed edificazione, come crocevia di ingegni e di culture, di letteratura e di arti, mercoledì 21 febbraio alle 20.30, aprirà l’iniziativa il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, il Chiar.mo Prof. Dott. Roberto Di Lenarda con una conferenza su La democrazia alla prova del futuro: l’Università scuola di partecipazione alla vita civile. Questo contributo assume un significato molto importante nell’anno in cui l’Università degli Studi di Trieste festeggia il centesimo anniversario della fondazione. L’Ateneo svolge un ruolo molto importante nello sviluppo del territorio e della città, contribuendone alla crescita culturale, economica e scientifica, è luogo di costruzione del futuro, di inclusione, scuola di collaborazione delle differenze, attira studenti e ricercatori da tutto il mondo e prepara ad affrontare con competenza, professionalità, senso civico e corresponsabilità le sfide che ci attendono nell’orizzonte multiculturale e multireligioso.

La partecipazione alla vita civile assume nomi sempre nuovi: la possiamo riconoscere nella perdurante vitalità dell’associazionismo e del terzo settore; nell’emergere di una nuova economia civile animata da imprese e cooperative orientate alla responsabilità sociale” (Documento preparatorio delle Settimane sociali, p. 8). Su questo versante, molto presente a Trieste, ci accompagnerà mercoledì 28 febbraio suor Alessandra Smerilli fma, economista, membro del comitato scientifico di Economy of Francesco, Segretaria del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, con una relazione su La democrazia alla prova dell’economia: economia civile e democrazia.
Al cuore della democrazia vorremmo trovare un’economia che metta al centro la persona umana e l’ambiente naturale, e i cristiani impegnati in aziende sane che abbiano queste priorità sul territorio. Per questo c’è bisogno di occasioni formative e motivanti, perché ci siano nella nostra città persone, giovani economisti capaci di coinvolgersi in questo ambito complesso, dando una testimonianza cristiana, alimentando la democrazia con una economia rispettosa dei più fragili e vulnerabili. In questo ultimo anno la nostra città ha vissuto la drammatica crisi occupazionale della Wärtsilä, che con la decisione della chiusura della sede di San Dorligo della Valle, ha messo in un clima di inquietante incertezza diverse centinaia di lavoratori e di famiglie. Abbiamo bisogno di una economia che ci faccia interpreti col vescovo Enrico delle “attese dei lavoratori, di tante famiglie e della città, che ha una sua anima di solidarietà e di comunione, nel chiedere che le autorità politiche e imprenditoriali non si rassegnino a veder chiudere, dismettere, licenziare, impoverire Trieste”.

Trieste è laboratorio di pace e mercoledì 6 marzo ascolteremo il dott. Franco Vaccari, psicologo, fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace (Arezzo). In questa esperienza, uno Studentato Internazionale - World House accoglie giovani studenti delle suole medie superiori provenienti da Paesi che sono o sono stati teatro di conflitti armati e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana. L’intervento del dott. Vaccari “La democrazia alla prova della pace – Educare e promuovere la partecipazione alla costruzione della pace”, nella nostra terra di confine, segnata da una storia di divisioni etniche, politiche e culturali, ci aiuterà a capire qualcosa di più come realizzare anche con le tante realtà educative presenti, il sogno di pace che condividiamo con tutte le popolazioni devastate dai conflitti bellici, a cominciare dalla nostra convivenza e dalla risoluzione dei piccoli e grandi conflitti che si annidano nelle relazioni che viviamo ogni giorno.

La Settimana Sociale vuole essere un crocevia di persone e progetti diversi, un luogo per condividere il presente e immaginare insieme il futuro, ricercando sempre nuove vie per costruire il bene comune” (Documento preparatorio delle Settimane sociali, p. 10).
Mercoledì 13 marzo, con la Prof.ssa Elena Granata, Docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, Vicepresidente della Scuola di Economia Civile, porremo l’attenzione su “La democrazia alla prova delle città. Ripartire dai luoghi e dalle comunità” per diventare sempre più capaci di ascoltare e interpretare in modo responsabile, costruttivo e lungimirante i bisogni emergenti da città e territori. Cosa rende difficile la vita nelle nostre città dove le generazioni si incontrano? Come ritrovare spazi di partecipazione per rispondere a queste difficoltà con dei progetti che partano dalle comunità che le abitano? Sono alcune domande da cui ci lasceremo interpellare per sviluppare responsabilità nei confronti del nostro territorio, delle sue strutture e delle sue potenzialità. Tutti gli incontri si svolgeranno nella Cattedrale di San Giusto dalle 20.30 e sono ad ingresso libero. L’invito non può che essere a “partecipare”.

Cattedra di San Giusto (Locandina A3) – ITA 2
Presentata la nuova edizione della Cattedra di San Giusto