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Lucia e Salvatore insigniti dell’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di una vita come volontario, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.
Il Presidente Mattarella ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 20 marzo.

Dall’elenco dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato, riportiamo le motivazioni dell’onorificenza conferita ai triestini Lucia Bevilacqua e Salvatore Pilato.

Lucia Bevilacqua, 65 anni e il marito Salvatore Pilato 64 anni, Ufficiali dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana:
“Per il loro impegno volto ad offrire opportunità di lavoro e di inclusione sociale a persone diversamente abili”.
Lucia e Salvatore gestiscono la cooperativa La Melagrana che si occupa di fornire ai ragazzi diversamente abili competenze idonee per un inserimento nel mondo del lavoro.

Di seguito la lettera di congratulazioni del Vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi

Egregi Signori
Lucia Bevilacqua e Salvatore Pilato, Cooperativa La Melagrana di Prosecco

Anch’io mi congratulo con voi: gioioso per il riconoscimento a voi conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma ancor più per quello che nel nostro territorio avete portato nell’attenzione vera alle persone e alle loro fragilità e fatiche. Sono convinto che tutti possono essere una risorsa inestimabile per la comunità: anche coloro che partono svantaggiati ma che possono esserci di grande aiuto nel recuperare la nostra umanità e condividere la costruzione di relazioni risanate e rigenerate. L’inclusione lavorativa delle persone diversamente abili, l’impegno nel diffondere il volontariato e dunque a partecipare a costruire il bene comune, una società maggiormente attenta a chi nella vita si trova in difficoltà sono i parametri per cogliere lo stato di salute della nostra comunità.
Grazie perché con il vostro esempio sollecitate tutti ad avere coraggio e iniziativa in tale direzione.
Con voi a Roma il 20 marzo, al Quirinale, riceverà l’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana anche un carissimo amico, Antonio Bodini, che a Cremona, la città da dove io vengo, ha fondato con altri amici il baskin, il basket inclusivo: uno sport che si sta velocemente diffondendo e che da anni è arrivato anche a Trieste. È fra gli ideatori del baskin, disciplina sportiva le cui regole consentono di far giocare insieme persone con diverse abilità.
Abbiamo bisogno di persone come voi: che hanno coraggio e sanno innovare. Persone che sanno creare attorno a sé un movimento di altre persone capaci di contagiare con un ethos in cui ciascuno possa sperimentarsi come prezioso per gli altri. Anche qui a Trieste ne ho già incontrate molte: possano illuminarci che c’è tanta gioia nell’uscire dall’individualismo!
“C’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Auguro che il vostro esempio sia seguito da tante altre persone, a Trieste come a Cremona, capaci di coraggio nel rinnovare una società sempre più inclusiva e attenta a ciascuno, e dunque anche a chi è diversamente abile.

✠ Enrico Trevisi
Vescovo di Trieste