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Celebrazioni dei sacramenti e riunioni parrocchiali degli adulti e dei minori

Celebrazioni dei sacramenti e riunioni parrocchiali degli adulti e dei minori

 


Carissimi fratelli nel Sacerdozio, interpellato su alcuni aspetti della nostra attività pastorale vengo a voi con questa mia istruzione che spero possa fornirvi i necessari chiarimenti per una vita ordinata nelle nostre parrocchie.
1. Celebrazione dei sacramenti. Stando al Protocollo firmato dalla CEI con il Governo italiano, si possono celebrare tutti nel rispetto delle normative igienico-sanitarie (igienizzazione, uso della mascherina, distanziamento sociale), tranne il sacramento della confermazione. In particolare, sono a ribadire che è lasciata alla responsabilità del parroco o dell’amministratore parrocchiale l’individuazione della data e delle modalità più consone per la celebrazione delle prime comunioni. Per quanto riguarda la celebrazione del sacramento della confermazione si suggerisce di prenotare già ora la data, avvertendo i candidati e le famiglie di restare in attesa che pervenga dalla CEI il necessario chiarimento che è stato ripetutamente sollecitato. Per casi limitati e circoscritti è necessario avere il permesso dell’Ordinario Diocesano.
2. Riunioni parrocchiali connesse alle attività formative. Su questa materia è opportuno tenere in debita considerazione i seguenti riferimenti legislativi che si possono reperire nella loro integralità nel sito della Diocesi: D.P.C.M. 11 giugno 2020; Allegato 8 al D.C.M. 11 giugno 2020; Linee guida n.20/96/CR01/COV19 del 11 giugno 2020 della Conferenza delle Regioni e delle provincie autonome: Ordinanza Regione FVG n. 20 del 30 giugno 2020. A partire da questo complesso normativo che rimarca la necessità dell’osservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie sopra richiamate, è bene considerare se le riunioni si svolgono in chiesa o in ambienti parrocchiali e se a parteciparvi sono adulti o minori.
2.a Riunioni adulti in Chiesa. In generale, si osservano le norme relative alle celebrazioni liturgiche già in vigore: adeguata cartellonistica circa le modalità di comportamento e prevenzione (c’è già quella per le celebrazioni); le porte restino aperte per favorire il ricambio d’aria; igienizzante delle mani all’ingresso; obbligo della mascherina; obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro; se si distribuiscono foglietti, devono essere usati una sola volta, portati a casa o distrutti; non si può accedere alle riunioni con sintomi influenzali o con una temperatura superiore a 37 gradi e mezzo; sia garantita la pulizia degli ambienti; mantenere un registro delle 2 presenze da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo la protezione dei dati personali.
2.b Riunioni adulti in altri spazi parrocchiali come oratori, sale, aule del catechismo, teatro parrocchiale, ecc.. In questo caso ci si attenga a queste disposizioni: Idonea informazione con cartellonistica sulle misure di igiene e comportamento utili a contenere la trasmissione del COVID-19; stabilire la capienza massima della sala o stanza in modo da garantire la distanza di almeno un metro; igienizzante per le mani all’ingresso; privilegiare l’attività in piccoli gruppi garantendo le distanze; obbligo di mascherina; se si distribuiscono foglietti, devono essere usati una sola volta, portati a casa o distrutti; non si può accedere alle riunioni con sintomi influenzali o con una temperatura superiore a 37 gradi e mezzo; garantire la pulizia degli ambienti prima e dopo la riunione; mantenere un registro delle presenze da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo la protezione dei dati personali.
2.c Riunioni minori in chiesa. In questo caso valgono le norme stabilite sopra per gli adulti, a cui vanno aggiunte: autodichiarazione del genitore secondo il modello che si trova di seguito; le riunioni devono essere caratterizzate da fasce di età omogenee, cioè dai 0 ai 5 anni, dai 6 agli 11 anni, dai 12 ai 17 anni.
2.d Riunioni minori in altri spazi parrocchiali. In questo caso vale quanto previsto nel punto precedente. Qualora ci siano attività di movimento, il rapporto numerico minimo consigliato tra genitori, operatori, educatori o animatori e bambini/adolescenti è graduato in relazione all’età: dai 0 ai 5 anni: un educatore o animatore ogni 5 bambini; dai 6 agli 11 anni: un educatore o animatore ogni 7 bambini; ai 12 ai 17 anni: un animatore educatore ogni 10 bambini. Carissimi fratelli, nella speranza che questa istruzione possa essere di una qualche utilità, colgo l’occasione per augurarvi ogni bene nel Signore Gesù, per benedirvi e per chiedere il sostegno della vostra preghiera. 
 
✠ Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo-Vescovo di Trieste
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