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Indicazioni per il cammino sinodale

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


Lettera dell’Arcivescovo


INDICAZIONI PER IL CAMMINO SINODALE



Carissimi presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, fedeli laici della Chiesa di Trieste!

1.       Dopo il Messaggio per l’Avvento sul “Cammino sinodale” che sta interessando tutta la Chiesa, dove ho offerto alcune linee per renderlo autentico e fecondo di rinnovamento ecclesiale, vengo ora a voi per fornirvi una serie di puntuali indicazioni per dare concreto avvio a questo cammino nella nostra Chiesa diocesana in sintonia con quanto stabilito dalla Conferenza dei Vescovi italiani. Come ho già chiarito il “Cammino sinodale” delle Diocesi italiane si svilupperà in tre fasi: la prima narrativa (anni 2021/2022); la seconda sapienziale (anni 2023/2024); la terza profetica (2024/2025). La prima di queste fasi, denominata appunto narrativa, coinciderà con i percorsi previsti dal Sinodo Generale dei Vescovi e riguarda la Chiesa universale secondo la volontà del Santo Padre Francesco, intesa a far riscoprire il significato spirituale e pastorale della Sinodalità, cioè del camminare insieme con Gesù e al seguito di Gesù in una fattiva esperienza di comunione ecclesiale.

2.        Questa mia lettera è finalizzata soprattutto a delineare in maniera precisa e ordinata il lavoro che ci attende per dare attuazione alla prima fase del cammino, quella appunto narrativa. In collaborazione con mons. Roberto Rosa e i componenti del Gruppo diocesano si sono distribuiti i compiti sui dieci ambiti proposti dal Sinodo e dalla CEI. Per ogni ambito il Referente diocesano fornirà poi dei sussidi con le indicazioni di contenuto e di metodo di lavoro.
Questi gli ambiti e i soggetti della nostra Chiesa chiamati a trattarli:
a) I compagni di viaggio: Consiglio Pastorale Diocesano;
b) Ascoltare: Pastorale Giovanile – Pastorale Universitaria – Commissione Salute – Commissione Cultura – Commissione Sport e Tempo libero – Commissione Comunicazione sociale;
c) Prendere la parola: Pastorale Giovanile - Pastorale Universitaria – Commissione Salute – Commissione Cultura – Commissione Sport e Tempo libero – Commissione Comunicazioni sociali;
d) Celebrare: Consigli pastorali parrocchiali e relative Parrocchie – Commissione Liturgia;
e) Corresponsabili nella missione: Consulta dei laici;
f) Dialogare nella Chiesa e nella società: Consigli pastorali parrocchiali e relative Parrocchie – Caritas – Commissione Migranti – Commissione Lavoro;
g) Dialogare con le altre confessioni cristiane: Commissione Ecumenismo;
h) Autorità e partecipazione: Consiglio Presbiterale – Commissione Diaconi;
i) Discernere e decidere: Commissione Catechesi – Centro Vocazioni;
j) Formarsi alla sinodalità: Equipe di Sacerdoti – Equipe di religiosi e consacrati – Equipe di Diaconi – Commissione Famiglia;
A questi ambiti il Gruppo diocesano ha ritenuto opportuno che si affianchino tre gruppi di lavoro relativi ai rapporti con la società:
• Insegnanti IRC e IdR con il mondo dell’educazione e della scuola;
• Laboratorio Scienza e Fede con il mondo scientifico;
• Commissione Lavoro con la realtà sindacale ed imprenditoriale.
Il materiale raccolto dovrà essere inviato al Referente diocesano entro il 15 marzo del 2022, tempo utile per predisporre la relazione unitaria della nostra Chiesa da inviare alla Conferenza Episcopale Italiana.

3.       Nel lavoro di gruppo e di riflessione si dovrà seguire nei limiti del possibile un metodo che, di seguito, viene proposto nelle sue indicazioni più generali. Sarà soprattutto compito di chi dirige il gruppo richiamare tutti ad attenersi a quanto viene indicato.
3.a Interrogativi fondamentali per i lavori di gruppo:
• Come si realizza oggi quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo?
• Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?
3.b Fase preparatoria allo scambio in gruppo:
Riconoscere quali sono le esperienze del proprio “camminare insieme” e della propria Chiesa particolare che più si ricordano;
Rileggere in profondità tali esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intenzioni hanno suscitato?
Cogliere i frutti da condividere: dove, in queste esperienze, risuona la voce dello Spirito? Che cosa mi chiede oggi? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove si è registrato un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?
3.c Fase preparatoria allo scambio in gruppo:
• Iniziare con la lettura di un brano biblico e una preghiera per disporsi all’ascolto dello Spirito.
PRIMA FASE (prendere la parola): i partecipanti condividono a turno (senza dibattere/ribattere) uno o due esperienze significative, rispetto al tema dell’incontro. Il registro è quello della narrazione. Terminato il primo giro, l’animatore propone alcuni minuti di silenzio per preparare l’intervento successivo.
SECONDA FASE (uscire da sé): si mettono al centro le esperienze degli altri (e non le proprie). A turno sottolinea: cosa mi ha colpito di quanto condiviso dagli altri? Cosa mi interpella, infastidisce, illumina? Cosa mi sembra tocchi questioni essenziali e apra nuove prospettive di comprensione o azione? A partire esclusivamente dalle condivisioni ascoltate dagli altri. Seguono alcuni minuti di silenzio per preparare l’intervento successivo.
TERZA FASE (costruire insieme): ognuno interviene spontaneamente (non necessariamente a giro come prima) rispondendo alle domande: cosa sentiamo importante dire a noi stessi e alla Chiesa intera rispetto al tema? Quali sono gli elementi interessanti, innovativi rispetto al cammino sinodale? Quali ostacoli, difficoltà o preoccupazioni vale la pena segnalare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere? L’animatore aiuta i partecipanti a far emergere i punti chiave, cercando il consenso su cosa scegliere come frutti dell’incontro (“sintesi”).
• Si conclude l’incontro con la preghiera, come si aveva cominciato.

4.       Per tutte le questioni relative alla messa in opera del cammino sinodale ci si dovrà rivolgere al Referente e al Gruppo diocesano di coordinamento. Si tenga presente che tutto questo impegnativo percorso dovrà essere svolto con la massima disponibilità nel cercare la volontà di Dio per il bene della nostra santa Chiesa.

Colgo l’occasione per assicurare a tutti la mia preghiera e benedizione e per augurare un Santo Natale.

✠ Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo – Vescovo di Trieste



Trieste, 14 dicembre 2021