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Gli auguri di Papa Francesco e del Patriarca di Venezia, il dono della Città di Trieste

 
 
Al Venerabile Nostro Fratello Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo-Vescovo di Trieste, che celebra il giubileo d'oro dell'ordinazione presbiterale ricevuta nella nativa diocesi di Adria-Rovigo, partecipiamo le nostre felicitazioni con i favori della Nostra fraterna carità per la lunga attività di Pastore diligentemente esercitata anche nella Conferenza Episcopale Italiana e presso la Sede Apostolica e per la zelante sollecitudine evangelica congiunta con la peculiare formazione filosofica, grazie alla quale insegna al gregge di Dio che qualunque cosa di bello ci sia sul piano delle realtà esteriori deve essere amica di quelle interiori. Mentre auguriamo tutte le migliori cose, impartiamo volentieri a lui e al suo clero, ai fedeli e ai parenti la Nostra Apostolica Benedizione, chiedendo preghiere per il Nostro ministero Petrino.

Dato a Roma, in Laterano, nel giorno 24 del mese di Giugno, nell’anno 2021
FRANCESCO

 
 
Eccellenza Reverendissima,
desidero rivolgere a Lei il più vivo augurio - che esprimo sia a titolo personale sia a nome dei Confratelli Arcivescovi e Vescovi del Triveneto - in occasione del cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiterale e mi unisco, nella preghiera, al Suo canto di lode e riconoscenza al Signore per il grande dono fatto alla Sua persona ed all'intera Chiesa in questo tempo, lungo e benedetto, di vita sacerdotale ed episcopale.
Nessuno è mai sacerdote e vescovo per se stesso ma, in forza dell'ordine sacro, siamo segno di Gesù - capo e sposo della Chiesa - per i fratelli pur dovendo fare i conti anche con le nostre fragilità. A tutti - soprattutto alle nuove generazioni, come Ella ha avuto modo di sottolineare nella bella lettera inviata alla Diocesi di Trieste - siamo chiamati ad indicare e proporre sempre e di nuovo “il Vangelo di Cristo, quel Vangelo che solo può salvare l'uomo".
Il servizio sacerdotale ed episcopale ci chiede di essere e restare uniti a Dio e al mondo. Perdendo il contatto con Dio non abbiamo più nulla di evangelicamente significativo da dire e donare agli uomini; non rimanendo uniti al mondo - agli uomini del nostro tempo - smarriamo la logica dell'incarnazione e, con essa, l'essere sacerdoti del Signore secondo il cuore di Dio. Solo così potremo suscitare in noi e negli altri, con l'aiuto e la sapienza che viene dall'alto, quel “frutto di giustizia seminato nella pace" a cui fa perenne riferimento il Suo motto episcopale.
Ci conforta e sorregge la certezza che Dio Padre, in Gesù Cristo, il Buon Pastore - che proprio in queste ore a Venezia invochiamo come unico e vero Redentore -, ogni giorno accompagna con doni di grazia l'opera che ha cominciato in ciascuno di noi ed anche, 50 anni fa, nella Sua persona con l'ordinazione presbiterale.
Nel confermarLe stima e comunione spirituale rinnovo a Lei, Eccellenza carissima, un fraterno e cordiale augurio

Venezia, 17 luglio 2021
+ Francesco Moraglia, Patriarca
Presidente CET
 
 
Al termine della Celebrazione di ringraziamento in Cattedrale, ha preso la parola il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che ha confidato la sua emozione nel portare gli auguri all'Arcivescovo Crepaldi che dal momento del suo insediamento è stato sempre vicino alla Città e al Sindaco. Dal 2009 ha saputo infondere quella serenità e quella forza che hanno accompagnato la città nel suo sviluppo, soprattutto sul piano della riconciliazione civile.
Il Sindaco ha poi consegnato a mons. Crepaldi il trittico dei sigilli della Città con la seguente motivazione: "È con grande stima e affetto che consegno, a nome della città, a S.E. l’Arcivescovo monsignor Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste, questo importante simbolo per l’intensa attività di dialogo e comunione tra le diverse culture religiose che ha saputo instaurare e per la fondamentale funzione che la Diocesi di Trieste, sotto la sua saggia guida, svolge nel contesto sociale e culturale della nostra città".