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Mercoledì delle Ceneri


DIOCESI DI TRIESTE


MERCOLEDÌ DELLE CENERI


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 22 febbraio 2023



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1. La liturgia odierna prevede il rito, solenne ed austero, dell’imposizione sul nostro capo di un po’ di cenere, mentre il sacerdote pronuncia queste parole: ricordati, o uomo, che sei polvere ed in polvere ritornerai. Sono parole che richiamano quelle che il Creatore disse ad Adamo – e, in Adamo, ad ogni persona umana – subito dopo il peccato: “Polvere tu sei e in polvere ritornerai” (Gen 3,19). Il rito delle ceneri ci ricorda quindi la realtà originaria del peccato, di quello che chiamiamo il peccato originale: esso fu un atto della volontà libera mediante il quale Adamo ed Eva rifiutarono l’obbedienza al loro Creatore e perciò decisero di rompere la sua Alleanza. Ma, come insegna il Concilio: “La creatura senza il Creatore svanisce … Anzi l’oblio di Dio priva di luce la creatura stessa” (Gaudium et spes, 36). È questa la nostra condizione reale e la Chiesa questa sera ci esorta a non dimenticarlo mai: “ricordati o uomo”. La Chiesa oggi ci ricorda il mistero delle nostre origini – sei polvere –, e quindi la verità del nostro essere creature in una totale dipendenza dal Creatore.

2. Carissimi fratelli e sorelle, la Chiesa oggi certamente ci invita a considerare il dramma del peccato, ma ci stimola anche a porlo in relazione al sacrificio di Cristo che fu trattato da “peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio” (1Cor 5,21). Ponendo il nostro peccato in relazione al sacrificio di Cristo, passiamo dalla considerazione del mistero di iniquità che abbonda in noi e nel mondo, al mistero di pietà che sovrabbonda in noi e nel mondo. Sovrabbonda, perché in forza dell’atto redentivo di Cristo noi possiamo diventare giustizia di Dio. E così nel giorno in cui siamo invitati ad iniziare il cammino quaresimale della conversione, la santa Chiesa intende manifestare, davanti al mondo e soprattutto nella profondità della nostra coscienza umana, che il peccato e il male non sono una fatalità invincibile, ma sono vinti mediante il sacrificio di Cristo sulla Croce. In esso c’è la possibilità di essere nuova umanità, della rigenerazione delle nostre persone. Affidiamo alla Vergine Maria i nostri propositi di conversione per il tempo santo della Quaresima, pregandola di sostenerli e portarli a buon fine.