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Per la Pace in Ucraina


DIOCESI DI TRIESTE


PER LA PACE IN UCRAINA


✠ Giampaolo Crepaldi


Cappella Madre della Riconciliazione, 10 marzo 2023



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1. Questa Santa Messa la celebriamo per implorare dal Signore il dono della pace, facendo nostro l’appello che i Vescovi italiani hanno reso pubblico il 21 febbraio, affinché, dopo un anno di guerra in Ucraina, si aprano spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. I Vescovi scrivono: “In Ucraina, così come in tanti (troppi) angoli della terra, risuona l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (n. 39). In questa salutare prospettiva, come cristiani dobbiamo sentirci fortemente impegnati nel promuovere una rinnovata cultura di pace e coinvolti nel costruire un mondo pacificato, giusto e solidale.

2. Carissimi fratelli e sorelle, in questa nostra Cappella dedicata alla Madre della riconciliazione che ci ricorda i tanti orrori commessi nella nostra Trieste durante la seconda guerra mondiale, vogliamo esprimere la nostra interiore adesione al messaggio di pace che ci giunge da Gesù: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv 14,27). La pace che il Signore ci promette non è semplicemente l’assenza di conflitti, ma va oltre la contingenza per aprirci alla vita che viene dalla resurrezione: “Pace a voi!” (cf. Gv 20) dice il Risorto nelle apparizioni pasquali. In questo tempo di Quaresima, all’insensatezza diabolica della guerra, rispondiamo con le armi di Dio: la preghiera, il digiuno e l’elemosina. Anche la nostra Chiesa farà suo l’appello dei Vescovi, nella convinzione che la preghiera è l’arma più efficace che possiedono i cristiani, depositari come sono della beatitudine che Gesù stesso ha riservato agli operatori di pace. Alla Madre della riconciliazione, che qui veneriamo con amore e devozione, chiediamo la grazia di essere, sempre e ovunque, seminatori convinti e convincenti di pace.