DIOCESI DI TRIESTE
Ingresso di don Karol Boltryk come parroco a SS. Trinità
✠ Enrico Trevisi
Santissima Trinità - Sveta Trojica, 8 settembre 2024
Cari fratelli e sorelle,
Amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre
“Coraggio, non temete”, “pogum, ne boj se”.
“Egli viene a salvarvi”, “Prihaja, da te reši”.
La vicinanza di Dio, la sua determinazione nel volerci salvare da tutto il male che ci circonda risuona come una rigenerazione in questo tempo che deprime e spegne la speranza. Le violenze che insanguinano le famiglie, le guerre e le ingiustizie che sembrano mai finire ci portano a rinchiuderci nella paura e nell’egoismo di chi pensa a proteggersi incapace di gesti autentici di carità, di amore.
Don Karol viene qui nel nome di Dio. Non ha altri interessi che far risuonare la Parola di Dio nei vostri cuori. Se grande è la riconoscenza e l’affetto per don Giorgio, che io stesso ho visto qui in questa comunità, e lo affidiamo al Signore, ora una nuova tappa per questa porzione del popolo di Dio. Con don Karol siete chiamati a coltivare il coraggio della fede.
Quante volte la Scrittura ci invita al coraggio: ma è il coraggio che viene dalla consapevolezza che il Signore ci aiuta e ci sostiene. Che mai ci abbandona. Nessuno può sentirsi tanto distante dal Signore da credersi da Lui abbandonato! Dio non abbandona nessuno.
È la fede in un Dio che salva e che già adesso può fare miracoli.
Nel salmo 146 si dice:
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
A volte succede qui sulla terra. Altre volte dobbiamo sperimentare che le ingiustizie continuano e siamo chiamati noi stessi a lottare perché prevalga l’amore, la giustizia imparando da altri testimoni “coraggiosi”, che si sono lasciati plasmare dallo Spirito Santo. Altre volte occorre quella fede che ci porta a credere che in ogni caso a vincere è l’amore di Dio: lui salva anche dalla morte!
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
Io ho visto uomini e donne accecati a cui era ridonata la vista: erano imprigionati nel peccato che li aveva portati a chiudersi nell’egoismo, nell’indifferenza, nella paura e talvolta anche in reati. E poi la luce della fede, il cuore risanato, come nuovi san Paolo che da persecutori si trasformano in apostoli.
In disparte, annota il Vangelo, avviene il miracolo: Gesù ci chiede di entrare in relazione con Lui, una relazione personale. Anche per noi può realizzarsi il miracolo che da sordomuti diventiamo cantori dell’amore di Dio, gioiosi annunciatori del Vangelo: da comunità invecchiate e impaurite, incapaci di annunciare alle nuove generazioni che c’è un Dio che salva, che siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri (e soprattutto di chi soffre) possiamo diventare una comunità di persone gioiose ed entusiaste, che brillano di un amore e di una speranza che contagia, che sa coinvolgere, che inventa vie fantasiose con cui testimoniare nell’oggi il Vangelo. Aiutate don Karol a conoscere persone nuove: magari quel vicino ammalto, quella persona sola. Non importa se non viene in Chiesa. Non c’è gioia più grande per un prete che avvicinare le persone nel nome di Cristo. E portare la sua benedizione. Fin dentro le case, dentro le nostre famiglie ferite.
Per i nostri ragazzi, per questo modo malato, chiediamo questo miracolo: da sordomuti nella fede che possiamo diventare innamorati di Dio, contagiosi nel vivere il Vangelo nelle scelte quotidiane.
Auguri a tutti.
Buon cammino: srečno pot
Aiutatevi: pomagajte si
Il coraggio viene dal Signore: Pogum prihaja od Gospoda
Il sordomuto viene portato davanti al Signore: e anche noi in qualche modo siamo stati portati qui, davanti al Signore. Lui ci benedice: impone le sue mani su di noi. Ci separa dalla folla: non possiamo vivere in modo frenetico e arrabbiato come prima. In disparte per uno stile diverso (in disparte: vuol dire assicurare ogni giorno un tempo di preghiera, e poi ogni domenica, e poi con le sue energie vivere alla sua presenza continuamente). Anzitutto per ritrovarci insieme attorno alla Parola di Dio e per alimentare la nostra capacità di una vita diversa, più bella, in famiglia e nella società.
Auguri a tutti. Auguri a te don Karol, e a tutta la comunità, di lingua slovena e di lingua italiana.
Buon cammino: srečno pot
Aiutatevi: pomagajte si
Il coraggio viene dal Signore: Pogum prihaja od Gospoda