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Santa Messa con i giornalisti e gli operatori della comunicazione

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


SANTA MESSA CON I GIORNALISTI E

GLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE


✠ Giampaolo Crepaldi


Cappella del Vescovado, 30 gennaio 2020



Cari giornalisti e operatori della comunicazione!
1. Sono lieto di incontrarvi nella Cappella del Vescovado per un momento di preghiera e di meditazione, in occasione della 54a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali, che il Santo Padre Francesco ha impreziosito con un suo Messaggio che tratta il seguente tema: La vita si fa storia. Esso ci sollecita un’accurata riflessione sul dato, rilevante dal punto di vista antropologico, che l’uomo è un essere narrante. Scrive il Papa: “Fin da piccoli abbiamo fame di storie come abbiamo fame di cibo. Che siano in forma di fiabe, di romanzi, di film, di canzoni, di notizie…, le storie influenzano la nostra vita, anche se non ne siamo consapevoli. Spesso decidiamo che cosa sia giusto o sbagliato in base ai personaggi e alle storie che abbiamo assimilato. I racconti ci segnano, plasmano le nostre convinzioni e i nostri comportamenti, possono aiutarci a capire e a dire chi siamo”. Naturalmente non tutte le storie sono buone o edificanti: “Spesso sui telai della comunicazione, anziché racconti costruttivi, che sono un collante dei legami sociali e del tessuto culturale, si producono storie distruttive e provocatorie, che logorano e spezzano i fili fragili della convivenza”. Tutti voi siete buoni testimoni che, in un’epoca in cui la falsificazione si rivela sempre più sofisticata, raggiungendo livelli esponenziali (il deepfake), abbiamo bisogno di sapienza per accogliere e creare racconti belli, veri e buoni e di coraggio per respingere quelli falsi e malvagi.

2. Cari giornalisti e operatori della comunicazione, Papa Francesco ci insegna che il racconto che più di ogni altro corrisponde ai criteri del bello, del vero e del buono è quello biblico che narra la grande storia d’amore tra Dio e l’umanità, che ha al suo centro Gesù Cristo, oggetto, al giorno d’oggi, di attacchi e dissacrazioni condotti con indicibile violenza ideologica. Per chi ha una mente onesta e un cuore puro, la storia di Gesù è una storia di amore liberante e appagante che porta a compimento l’amore di Dio per l’uomo e, al tempo stesso, la storia d’amore dell’uomo per Dio. Una storia che ci tocca e ci riguarda, da raccontare e fissare nella memoria per la forza che sprigiona nel renderci autenticamente umani. Quella di Gesù, inoltre, ha la capacità di illuminare e di riscattare tutte le storie, anche le nostre, anche quelle più dimenticate, anche quelle che sembrano scritte su righe sbilenche, facendole diventare un’appendice di Vangelo. In qualche caso, attraverso il genio letterario degli scrittori, alcune storie sono diventate dei capolavori, come le Confessioni di Agostino, il Racconto del Pellegrino di Ignazio, la Storia di un’anima di Teresina di Gesù Bambino, i Promessi Sposi, I fratelli Karamazov. Papa Francesco ci invita ad aprire una stagione ricca di storie che profumino di Vangelo e testimoniano l’Amore che trasforma la vita: storie da vivere, da condividere, da raccontare. Ci affidiamo alla Madonna, chiedendo la sua materna protezione e il suo aiuto nel vivere e raccontare storie di pace e di futuro.