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Santa Messa dalla chiesa dei Santi Ermacora e Fortunato

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


XV DOMENICA PER ANNUM


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia Santi Ermacora e Fortunato – Roiano, 12 luglio 2020



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

1. In questa XV domenica per annum, la Chiesa ci propone la parabola del seminatore (cf. Mt 13,1-23). Attraverso di essa Gesù ci offre un duplice insegnamento: l’uno relativo all’azione di Dio, l’altro relativo alla risposta dell’uomo. Il primo insegnamento riguarda il Seminatore: chi è questo seminatore che semina la Parola di Dio? È Gesù stesso. Scrivendo ai cristiani di Tessalonica, l’apostolo Paolo dice “avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l’avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio che opera in voi che credete” (1Tess 2,13). Il secondo insegnamento riguarda la risposta dell’uomo e prefigura quattro comportamenti differenti. Il primo: uno ascolta la Parola di Dio, ma non si sforza di capirla: è seme buttato sulla strada. Il secondo: uno appare pieno di buona volontà, ma quando giunge la tribolazione o persecuzione, se ne va e abbandona. Il terzo: uno accoglie la Parola di Dio nel profondo, ma ha il cuore già occupato da altri interessi – preoccupazione del mondo e inganno delle ricchezze – che soffocano tutto. Il quarto: alla fine, il discepolo vero, che accoglie, ascolta, comprende la Parola di Dio e porta frutto.

2. Carissimi fratelli e sorelle, i Santi Ermacora e Fortunato di cui oggi celebriamo la solenne memoria – patroni amati e venerati in questa parrocchia di Roiano – con il dono della loro vita fino al martirio ci hanno dato l’esempio di come si deve accogliere la Parola di Dio, comprenderla e farla fruttificare. Con la loro testimonianza ci richiamano una verità elementare della vita cristiana: essa è costantemente esposta alla persecuzione del mondo e al martirio. Il cristiano è colui che ha deciso di seguire Cristo come unica guida, ma questa sequela lo espone al potere di quel mondo che rifiuta di riconoscere che la luce è venuta fra le tenebre e che la luce è la divina Persona di Gesù, Dio fattosi uomo. Lo scontro fra il regno di Dio e i dominatori di questo mondo di tenebra (cf. Ef 6,12) emerge in tutta la sua chiarezza e in tutta la sua forza nei martiri. Di fronte a questo doloroso scenario dobbiamo essere consapevoli che ogni discepolo di Cristo è chiamato al martirio. Affidiamoci fiduciosi alla Madonna e invochiamo la sua materna protezione affinché la nostra vita sia sempre vissuta con, in e per Cristo, il suo amato Figlio.