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A Maria Madre e Regina

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


A MARIA MADRE E REGINA


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 13 ottobre 2021



Carissimi fratelli e sorelle,

1.       Con gioia e gratitudine partecipo a questo incontro conclusivo della memoria delle apparizioni mariane che avvennero a Fatima a partire dal 13 di maggio fino al 13 di ottobre del 1917 che ogni anno viene celebrata in questo nostro Santuario di Monte Grisa. Qui appunto noi veneriamo la sacra immagine della Madonna di Fatima, alla quale attribuiamo devotamente i titoli di Madre e Regina. San Paolo ci presenta la divina maternità di Maria con queste parole: “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge” (Gal 4,4). L’Apostolo ci istruisce che con Maria Madre di Dio la storia dell'uomo raggiunge la sua pienezza. C’è finalmente posto per Dio tra noi. Inizia il tempo della nuova creazione, quella dei figli di Dio. Maria è anche Regina del Cielo e della terra perché è la creatura che più di tutte ha aperto il suo cuore alla grazia di Dio e ha permesso allo Spirito Santo di operare in Lei. Ella vive per noi e si preoccupa che cresciamo in sapienza e grazia e diventiamo conformi al suo Figlio Gesù. Il ministero di Maria Regina è ministero di intercessione, di soccorso, di custodia dal male, di consolazione, d’illuminazione e di sostegno perché ci sia concessa ogni grazia necessaria per la nostra santificazione.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, vogliamo allora invocare questa nostra Madre e Regina e lasciare che sia Lei a guidare i nostri pensieri, le nostre opere e la nostra vita. Questa sera la vogliamo invocare affinché giunga a termine questa dolorosa pandemia che ha stravolto la vita di tutti. La vogliamo invocare affinché protegga le nostre famiglie dall'insidia della disgregazione, i lavoratori dalla minaccia della disoccupazione e dello sfruttamento, i poveri e i bisognosi dalla mancanza di solidarietà e carità. La vogliamo invocare affinché le manifestazioni che si stanno tenendo in questi giorni in Italia e anche nella nostra Trieste sul cosiddetto green pass non abbiamo mai a sfociare nella violenza, ma siano espressione pacifica di problematiche che vanno sapientemente orientate verso gli esiti del bene comune, nello sforzo concorde di tutte le parti di salvaguardare congiuntamente i sacrosanti diritti della salute e del lavoro. La vogliamo invocare soprattutto affinché la Chiesa tutta - che in questi giorni intraprende il cammino sinodale - sia pronta a seguire il suo Sposo Gesù, riconoscendolo come l'unica via necessaria da percorrere per la nostra salvezza. Con il Rosario tra le mani, a Te Maria, nostra Madre e Regina, affidiamo i nostri cuori e le nostre vite; a Te affidiamo la nostra Trieste, implorandoti di riservale i giorni di una serena operosità.