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Ordinazione presbiterale di don Marek Adamski e don Giovanni Dolermo

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


ORDINAZIONE PRESBITERALE DI DON GIOVANNI DOLERMO E DON MAREK ADAMSKI


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 28 maggio 2022



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      La nostra Chiesa diocesana è profondamente grata al Signore per l’ordinazione presbiterale dei diaconi don Marek Adamski e don Giovanni Dolermo. Un evento di grazia che suggella la loro generosa risposta alla chiamata del Signore e arricchisce la nostra Chiesa con nuovi sacerdoti. La nostra gratitudine raggiunge anche i loro genitori e familiari, che li hanno accompagnati con trepidazione nei lunghi anni di formazione e i Superiori del Seminario Redemptoris Mater per la dedizione profusa sul piano formativo per renderli degni del sacramento dell'ordine e maturi sul piano umano, spirituale e pastorale. In questo loro iter formativo non possiamo dimenticare le comunità del Cammino neocatecumenale che non hanno mai fatto mancare la preghiera, la vicinanza e il sostegno. Il fatto che ora hanno raggiunto la meta del presbiterato non significa che si debba smettere di sostenerli e di pregare per loro. Tutt'altro! Dobbiamo continuare a pregare affinché il loro essere sacerdoti sia costantemente e per sempre unito a Cristo sommo sacerdote. Il sacerdote è infatti colui che, con una unione personale a Cristo, viene inserito in modo singolare nel mistero del suo sacrificio per prolungare la sua missione salvifica.

2.         Carissimi don Giovanni e don Marek, al momento della consegna del pane e del vino vi rivolgerò questa impegnativa ammonizione: "Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico. Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo Signore". Sono parole che dovranno risuonare ogni giorno nel vostro cuore e costituire il programma della vostra futura vita sacerdotale: celebrare ogni giorno la Santa Messa non è un qualcosa di rituale, ma significa compiere una missione che dovrà coinvolgere interamente e profondamente la vostra esistenza, in comunione con Cristo risorto che, nella sua Chiesa, continua ad attuare il suo sacrificio redentore. Questa dimensione eucaristica del vostro sacerdozio dovrà essere inseparabile da quella pastorale. La predicazione, le opere, le iniziative e i gesti di vario genere che compirete perderebbero la loro fecondità salvifica se venisse meno il collegamento all'Eucaristia: è solo alla tavola dell'Eucaristia che gli uomini possono trovare il nutrimento che alimenta la loro anima; è’ solo attraverso la porta dell'Eucaristia che gli uomini e le donne di tutti i tempi e luoghi possono entrare nella vita eterna; è attraverso la via santa dell'Eucaristia che possono compiere l’esodo che li conduce alla terra promessa della libertà dal peccato, ai pascoli erbosi della pace e della gioia senza fine (cfr Gv 10,7.9; Sal 77,14.20-21; Sal 23,2).

3. Carissimi don Giovanni e don Marek, siete ordinati presbiteri per essere inviati a compiere una missione bella, grande ed entusiasmante: recare il Vangelo a tutti, perché tutti sperimentino la gioia di Cristo. L’apostolo Paolo chiama i ministri del Vangelo "servitori della gioia". Ai cristiani di Corinto, nella sua Seconda Lettera, egli scrive: "Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi" (2Cor 1,24). Sono parole programmatiche per il futuro vostro ministero sacerdotale. Per essere collaboratori della gioia degli altri, in un mondo spesso triste e negativo, bisogna che il fuoco del Vangelo arda dentro di voi, che abiti in voi la gioia del Signore: gioia di vita e di perdono per le persone che saranno affidate alle vostre cure pastorali; gioia di santità e di fecondità missionaria per voi e per tutta la Chiesa; gioia di apertura alla fede e all’incontro con Dio per quanti vi accosteranno nella loro ricerca della verità; gioia di pace e di conforto per i sofferenti e i feriti dalla vita. Che la gioia radicata nella fede possa diventare sempre più vostra e possiate esserne sempre testimoni e dispensatori saggi e generosi, dolci e forti, rispettosi e convinti! Vi accompagni in questa missione e vi protegga sempre la Vergine Maria, che vi esorto ad accogliere nuovamente, come fece l’apostolo Giovanni sotto la Croce, quale Madre e Stella della vostra vita e del vostro sacerdozio. Amen!