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Conferimento del mandato ai catechisti


DIOCESI DI TRIESTE


MANDATO AI CATECHISTI


✠ Giampaolo Crepaldi


Cattedrale di San Giusto, 23 ottobre 2022



Carissimi catechisti e catechiste!

1.      Sono particolarmente lieto di incontrarvi in questa occasione di preghiera, programmata per il conferimento del mandato, con il quale verrà valorizzata la vostra vocazione di servizio nella nostra Chiesa diocesana, perché la fede che avete ricevuto come dono da parte del Signore siete chiamati a donarla agli altri. In questa prospettiva, la vostra è una vocazione che vive il dinamismo dell’amore: l’incontro personale con Gesù vi porta all’incontro con gli altri. Lui stesso si ritirava per pregare il Padre e subito dopo andava dagli affamati e assetati di Dio, per guarirli e salvarli. Questa vocazione che vive il dinamismo dell’amore è ben descritta in una recente Nota sui ministeri dei Vescovi italiani, dove si afferma: “Il Catechista, in armonica collaborazione con i ministri ordinati e con gli altri ministri, istituiti e di fatto, si dedica al servizio dell’intera comunità, alla trasmissione della fede e alla formazione della mentalità cristiana, testimoniando anche con la propria vita il mistero santo di Dio che ci parla e si dona a noi in Gesù. Il ministero del Catechista richiama la presenza nella Chiesa e nel mondo del Signore Gesù, che per l’opera dello Spirito Santo chiama ogni uomo alla salvezza, rendendolo nuova creatura in Cristo (cf. 2Cor 5,17), servo del Regno di Dio nella Chiesa” (I ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito, del Catechista, n.3). Pertanto, essere catechista è riconoscere che la chia¬mata di Gesù è un suo dono: Gesù lo invoca dal Padre suo, al fine di non far mancare alla comunità cristiana gli annunciatori del suo messaggio per la costruzione del regno di Dio.

2.         Carissimi catechisti e catechiste, la medesima Nota dei Vescovi stabilisce che il Lettore, l’Accolito e il Catechista siano ministeri istituiti in modo permanente e stabile: laici e laiche assumono così un ufficio qualificato all’interno della Chiesa. Anche la nostra Diocesi ha iniziato una promettente riflessione sul tema dei ministeri, tramite l’Ufficio catechistico, che ringrazio sentitamente per il lavoro che sta svolgendo con dedizione e competenza. A questo riguardo, consentitemi una citazione, ancora presa dalla Nota: “Compito del Catechista è formare alla vita cristiana, attingendo alla Sacra Scrittura e alla Tradizione della Chiesa. In primo luogo, questo compito si esplica nella cura della catechesi per l’iniziazione cristiana, sia dei bambini che degli adulti. A questo si aggiunge anche l’ufficio più ampio di accompagnare quanti hanno già ricevuto i sacramenti dell’iniziazione nella crescita di fede nelle varie stagioni della loro vita. È il ministro che accoglie e accompagna a muovere i primi passi nell’esperienza dell’incontro con la persona di Cristo e nel discepolato quanti esprimono il desiderio di una esperienza di fede, facendosi così missionario verso le periferie esistenziali. Infine, a lui/lei può essere chiesto di coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e nella cura pastorale” (Ivi, n. 3). Da queste parole dei Vescovi, potete ben intuire quando vasta e coinvolgente sia la vocazione del catechista. Vi affido tutti alla materna protezione della Vergine Maria la quale, insieme a san Giuseppe, fu la prima catechista di Gesù.