parallax background

Lettera dell’Arcivescovo sul cammino sinodale

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


LETTERA ALLA DIOCESI
IL SECONDO ANNO DEL CAMMINO SINODALE



Carissimi sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, operatoti pastorali, fratelli e sorelle in Cristo Signore!


1. Vengo a voi con questa mia lettera per offrire alcuni orientamenti affinché il cammino sinodale – già intrapreso dalla nostra Diocesi nell’anno pastorale 21/22 – possa essere ordinato e fecondo anche per il 22/23. A questo riguardo, sono a ricordarvi che il recente incontro di preghiera, tenutosi nella Cattedrale di san Giusto il 2 ottobre per l’avvio dell’anno pastorale, era tutto dedicato al cammino sinodale. In quella occasione, oltre a invocare l’aiuto del Signore e la luce del suo Vangelo di salvezza, sono stati offerti, da parte dei componenti del Gruppo diocesano per il cammino sinodale, alcuni qualificati contributi che delinearono la cornice generale entro cui inscrivere il cammino sinodale della nostra Diocesi. Successivamente, nell’incontro del Consiglio Pastorale Diocesano del 14 ottobre, si è fatto un passo ulteriore nella puntuale definizione delle tappe del cammino da compiersi in Diocesi, facendo tesoro delle indicazioni offerte dalla CEI per quest’anno dedicato ancora alla prima fase denominata narrativa. Esse ci chiedono di impegnarci su quattro cantieri individuati a partire dal brano del Vangelo di san Luca che parla dell'incontro di Gesù con Marta e Maria (cf. Lc 10,38-42): il primo, della strada e del villaggio; il secondo, della casa e dell’ospitalità; il terzo, della diaconia e della formazione spirituale; il quarto – lasciato alla libera scelta di ogni Diocesi –, il contributo della Chiesa diocesana alla città e al suo territorio.

2. Nel delineare il lavoro pastorale che ci attende, sarà opportuno, in via preliminare, che tutte le persone coinvolte coltivino alcuni atteggiamenti di fondo e alcune avvertenze: in primo luogo, fare in modo che prevalgano lo sguardo e l’ascolto ad extra del consueto ambito ecclesiale; in secondo luogo, cercare di affrontare le tematiche proposte non solo con un approccio descrittivo, ma soprattutto propositivo, segnalando le soluzioni adeguate dei problemi. Inoltre, su tutta la complessa e articolata proposta verrà fornito un sussidio del Gruppo diocesano per il cammino sinodale con alcune puntuali indicazioni di metodo e di contenuti per rendere il lavoro utile e propositivo.

3. Vi offro ora qualche orientamento puntuale, indicando gli ambiti di lavoro scelti dal Consiglio Pastorale per ogni singolo cantiere.

a) Cantiere della strada e del villaggio.

Per questo cantiere si sono scelte le seguenti tematiche:
- Povertà e i poveri del nostro territorio: il referente e animatore sarà la Caritas diocesana che provvederà ad affrontare questo ambito, sollecitando l’intervento delle Caritas parrocchiali, di altri gruppi caritativi e delle associazioni di solidarietà extraecclesiali.
- Migranti e loro gestione: il riferente sarà la Commissione diocesana per le migrazioni che farà il punto su questo tema così rilevante nel nostro territorio, interpellando organismi di volontariato e le Istituzioni.
- Il mondo giovanile: i riferenti saranno le due Commissioni diocesane per la pastorale giovanile e per la pastorale scolastica e l’Ufficio scuola. Si dovrà, in particolare, continuare quel dialogo e confronto che si è rivelato tanto promettente nel primo anno di cammino sinodale.
- Il mondo degli anziani: referente sarà la pastorale della salute che provvederà a valutare la situazione degli anziani in genere e delle case di riposo presenti nel nostro territorio.

b) Cantiere della casa e dell’ospitalità.

Per questo cantiere si sono scelte le seguenti tematiche:
- La famiglia, le sue fragilità e le sue speranze: i riferenti saranno la Commissione di pastorale famigliare e i Gruppi parrocchiali delle famiglie.
- Partecipazione e strutture: si tratta di un tema vasto che dovrà vedere il coinvolgimento di molteplici soggetti: i Consigli pastorali diocesano e parrocchiali; i Consigli parrocchiali per gli affari economici; la CDAL. Inoltre, se si ritiene opportuno, si potrà procedere con l’organizzazione di un’assemblea parrocchiale, comunicando i risultati al Vicario per la pastorale.
- Sofferenza, fine vita, morte: i referenti saranno la Commissione salute e il Vicariato di Sant’Anna per un’adeguata valutazione anche della complicata gestione pastorale dei funerali.

c) Cantiere della diaconia e della formazione spirituale.

Per questo cantiere si sono scelte le seguenti tematiche:
- Presbiteri e formazione spirituale: si dedicherà a questo tema un incontro dei presbiteri a livello decanale. Al tema si dedicherà anche un incontro del Consiglio presbiterale diocesano.
- Diaconi e formazione spirituale: il tema sarà affrontato in un incontro del Gruppo dei diaconi.
- Religiosi e formazione spirituale: il referente sarà la Commissione diocesana per la vita consacrata;
- Laici e formazione spirituale: i referenti saranno il Vicariato per i laici e la CDAL.

d) Cantiere sul contributo della Chiesa diocesana alla Città e al territorio.

Questo cantiere affronterà i seguenti temi: il valore delle dimensioni ecumenica e interreligiosa, tramite la Commissione diocesana ad hoc; del rapporto fede e scienza, tramite il Laboratorio; del rapporto con il mondo politico-istituzionale; della crisi demografica: temi i cui interlocutori verranno definiti in seguito.

4. A fronte di questa impegnativa proposta pastorale che vedrà impegnata la nostra Chiesa diocesana, concludo questa mia lettera con due richiami che ritengo necessari per dare coerenza e unità al nostro camminare sinodale. In primo luogo, mettere sempre al centro del cammino sinodale non le nostre parole, ma la Parola di Dio. È, infatti, nell’ascolto personale e comunitario e nella risposta d’amore alla Parola di Dio, che conseguiamo la vera beatitudine: beati coloro che custodiscono la parola di Dio (cf. Lc 8, 15). Gesù stesso dirà: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11, 28). In quest’ascolto religioso della Parola, tradotto poi in vita feconda, Gesù ci indica il vero legame di fraternità con Lui e di figliolanza con Dio Padre: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8, 21). In secondo luogo, coltivare lungo il cammino sinodale non i nostri protagonismi, ma la presenza di Gesù, a partire dall’Eucaristia, quale fonte e culmine della comunione ecclesiale e alimento insostituibile per la missione. La nostra Chiesa diocesana imparerà così a essere casa di comunione nella quale trovano accoglienza gioiosa soprattutto i poveri di beni dello spirito e i poveri di beni materiali. Vi affido tutti alla Vergine Maria che nella Cattedrale di san Giusto è raffigurata mentre ci dona Gesù bambino, il Verbo fatto carne: la Madonna, con la sua materna protezione, ci accompagni lungo il cammino sinodale della nostra Diocesi che vogliamo percorrere con passo sicuro e lieto.

+Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo - Vescovo di Trieste




Trieste, 24 ottobre 2022