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25 aprile | Cerimonia commemorativa nel 78° Anniversario della Liberazione


Cerimonia commemorativa
nel 78° anniversario della Liberazione


Intervento del Vescovo Mons. Enrico Trevisi


Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba, 25 aprile 2023



Egregi Signori e Signore,
Spoštovane dame in gospodje,
è con molta commozione che all’inizio del mio ministero episcopale qui a Trieste mi ritrovo in Risiera di San Sabba con voi. Nella mia prima omelia in riferimento a questa tragedia, qui consumata, e a tutte le immani violenze delle guerre e delle dittature ho gridato “Mai più, mai più!”.
E qui, insieme a voi, prometto di impegnarmi a vigilare perché non ci siano pensieri, parole e progetti che alimentino diffidenze e sospetti, discriminazioni e conflitti tra i popoli, le culture e le religioni. Nel mio stemma ho deciso di inserire due spade spezzate: visivamente vogliono esprimere non solo l’attesa di cieli nuovi e terra nuova, ma anche l’impegno a trasformare le armi in strumenti di lavoro e dunque di civiltà, come esortava il profeta Isaia: “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci” (Is 2,4). Per questo preghiamo il Signore:

Dio, amante della vita,
ti chiediamo perdono per quando siamo stati complici del male;
per quando ancora fatichiamo a schierarci dalla parte delle vittime, dei poveri, dei discriminati.
Guarisci le nostre paure e rendici coraggiosi testimoni di verità e di giustizia,
di autentica fraternità tra i popoli e le culture.
Dona pace e consolazione a chi ancora ha il cuore ferito e sanguinante
per gli eccidi, i genocidi, le vendette, le cattiverie che hanno colpito i nostri cari.
Con il tuo aiuto ci impegniamo a custodire il dono inestimabile della libertà,
che abbiamo ricevuto attraverso il sacrificio dei nostri padri
ma che va preservato con intelligenza e cura;
e insegnaci a vincere i pregiudizi e i risentimenti che ancora fomentano sospetti e divisioni.
Sostieni gli sforzi di chi lavora per la pace e il rispetto e la solidarietà,
pur nella differenza delle lingue, delle culture e delle religioni.
Fa’ di Trieste un laboratorio in cui le differenze diventano occasione di crescita;
la memoria delle vittime e di chi si è impegnato per la libertà
energia per costruire un futuro di autentica riconciliazione;
l’incontro tra le svariate nostre identità la profezia di una fratellanza possibile e concreta.
Lo Spirito di Dio, soffi potente e ci trasformi e ci rinnovi.
Dio benedica Trieste, l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Amen.