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Veglia di Pentecoste

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


VEGLIA DI PENTECOSTE


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia Sant’Antonio Taumaturgo, 4 giugno 2022



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      Come gli Apostoli riuniti nel Cenacolo con Maria, anche noi questa sera siamo qui per pregare lo Spirito Santo. E il nostro vegliare è pieno di sicura speranza perché Gesù aveva promesso ai suoi discepoli che non li avrebbe lasciati orfani: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre” (Gv 14,16). Questa straordinaria promessa si è realizzata proprio nel giorno della Pentecoste. Ma tutta la storia sacra è piena del protagonismo salvifico dello Spirito Santo. A Nazareth, lo Spirito Santo era disceso sulla Vergine Maria per formare il corpo di Cristo; nel Cenacolo a Gerusalemme, il Paraclito discese per formare il Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. Prima della discesa dello Spirito Santo, gli Apostoli erano timidi e timorosi, non osavano predicare al popolo; mentre, dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo, essi iniziarono a predicare con coraggio. La cosa più sorprendente fu che tutti sentirono predicare gli Apostoli nella propria lingua. Fu chiaramente un miracolo che indicava come il Vangelo doveva essere predicato in tutto il mondo, fino a raggiungere gli estremi confini della terra.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, vogliamo ricordare alcune tappe della nostra vita cristiana in cui abbiamo ricevuto in dono lo Spirito Santo: il Battesimo prima di tutto, ma poi la Cresima che ci ha arricchiti con i suoi sette doni. Ricordiamoli. Primo, il dono è la sapienza: esso ci aiuta a scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo; secondo, il dono dell’intelletto: esso ci consente di approfondire le verità della nostra fede e di aderire ad esse; terzo, il dono della scienza: esso ci dà la capacità di risalire al Creatore partendo dalle creature e di vedere in esse un riflesso di Dio; quarto, il dono del consiglio: esso ci aiuta a scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi; quinto, il dono della fortezza: esso ci dà l’energia per resistere al male che c’è intorno a noi e dentro di noi; sesto, il dono della pietà: esso ci aiuta a credere che Dio è Padre e ci ama, ci dà forza, pace e gioia; settimo, il dono del timor di Dio: esso ci fa diventare consapevoli della grandezza di Dio, buono, ma anche forte e potente. Carissimi in questa veglia, resa ricca dalla concessione dell’indulgenza plenaria per gli aderenti al Rinnovamento dello Spirito, preghiamo lo Spirito Santo a continuare a donarci i suoi doni di vita. E questo con l’aiuto materno della Vergine Maria.