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Commemorazione di tutti i fedeli defunti


DIOCESI DI TRIESTE


COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI


✠ Giampaolo Crepaldi


Cimitero di Sant’Anna, 02 novembre 2022



Carissimi fratelli e sorelle,

1.      Con la Commemorazione dei fratelli defunti, la Chiesa ci invita a pregare per coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e dormono il sonno della pace. La Parola di Dio ci rassicura che dopo che la nostra pelle sarà strappata via, senza la nostra carne, vedremo Dio. Noi lo vedremo, noi stessi, i nostri occhi lo contempleranno e non altri (cf Gb 19,27). In questa prospettiva, la fede nella risurrezione dei corpi deve sorreggerci con certezza incrollabile: con la morte, infatti, la vita non è tolta, ma trasformata e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno viene preparata una abitazione eterna nel cielo. Per questo la liturgia odierna, pur essendo funebre, non fa memoria della morte, ma della risurrezione. Ascoltando le parole della Chiesa, essa non pronuncia parole sulla fine, ma sulla vita. Le lacrime che versiamo dovute alla nostra fragilità umana vengono asciugate dalla mano di Dio. La separazione dagli affetti terreni è certo dolorosa, ma non dobbiamo temerla, perché essa, accompagnata dalla preghiera di suffragio, non può spezzare il legame profondo che ci unisce in Cristo.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, stiamo celebrando questa Eucaristia nel cimitero cittadino di Sant’Anna dove oggi tanta gente percorre i suoi viali portando fiori, lumini, accarezza foto, sosta a pregare davanti ai resti mortali dei propri cari. Il cimitero diventa così anche il richiamo costante alla realtà della nostra vita che ha nella morte il suo penultimo appuntamento, perché è il passaggio obbligatorio, da cui nessuno è esente, verso l’eternità. L’affettuosa memoria dei nostri cari diventa così occasione per confermare la nostra fede in Cristo morto e risorto. San Paolo apostolo, nella sua Lettera ai Romani, ci ricorda che nel mistero del Cristo morto e risorto noi siamo stati salvati. La nostra speranza di una salvezza che dura per l’eternità è fondata sul mistero della sua Pasqua. Per la grazia di questo mistero le preghiere possono davvero portare beneficio ai nostri cari defunti ed affrettare, se ce ne fosse bisogno, il loro ingresso nel “paradiso” di Dio, dove vengono asciugate le loro lacrime e non c’è più lutto o sofferenza alcuna, ma solo gioia e pace vera, piena e definitiva. Eleviamo al Signore per i nostri defunti la preghiera forse più bella: ammettili Signore a godere la luce del tuo volto.