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Epifania del Signore


DIOCESI DI TRIESTE


EPIFANIA DEL SIGNORE


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia Beata Vergine delle Grazie, 6 gennaio 2023



Cari fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, cioè la manifestazione di Gesù Cristo come luce salvifica che illumina tutti i popoli, simbolicamente indicata dalla stella che guidò il viaggio dei Magi. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato in questo periodo natalizio ci avverte che la luce di Cristo si irradiò sulla terra, diffondendosi a cerchi concentrici: anzitutto sulla santa Famiglia di Nazaret, con la Vergine Maria e san Giuseppe; poi sui pastori di Betlemme, i quali, rappresentavano i poveri, gli anawim, ai quali era stata annunciata la Buona Novella; infine sui Magi, che costituirono le primizie dei popoli pagani chiamati alla fede cristiana. Il diffondersi della luce di Cristo lasciò in ombra i palazzi del potere di Gerusalemme, dove la notizia della nascita del Messia suscitò paura e reazioni ostili. Capitolo sconcertante e doloroso, ben delineato da san Giovanni nel Prologo al suo Vangelo: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie” (3,19). Chiediamoci: che cos’è questa luce? L’apostolo Giovanni scrisse nella sua Prima Lettera: “Dio è luce e in lui non ci sono tenebre” (1,5); e più avanti aggiunse: “Dio è amore”. Queste due affermazioni, unite insieme, ci aiutano a meglio comprendere: la luce, spuntata a Natale, che oggi si manifesta alle genti, è l’amore di Dio, rivelato nella Persona del Verbo incarnato.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, nel contesto liturgico dell’Epifania si manifesta anche la dimensione missionaria della Chiesa. Essa è chiamata a far risplendere nel mondo la luce di Cristo, riflettendola in se stessa come la luna riflette la luce del sole. Questo dobbiamo realizzare come discepoli di Cristo: ammaestrati da Lui a vivere nello stile delle Beatitudini, siamo chiamati ad attrarre, mediante la testimonianza dell’amore, tutti gli uomini a Dio: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5, 16). Ascoltando queste parole di Gesù, noi, appartenenti per il sacramento del Battesimo alla Chiesa, non possiamo non avvertire tutta la nostra responsabilità nella diffusione del Vangelo di Gesù, pur nella consapevolezza dell’insufficienza della nostra condizione umana, segnata dal peccato. La Chiesa è santa, ma formata da uomini e donne con i loro limiti e i loro errori. È Cristo, Lui solo, che donandoci lo Spirito Santo può sostenere il nostro impegno cristiano, trasformare la nostra miseria e rinnovarci costantemente. È Lui la luce delle genti, lumen gentium, che ha scelto di illuminare il mondo mediante la sua Chiesa (cf Lumen gentium, 1). Affidiamoci alla Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, che ci insegna ad essere “epifania” del Signore, nell’apertura del cuore alla forza della grazia e nell'adesione fedele alla parola del suo Figlio, luce del mondo.