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Solennità dell’Assunta a Monrupino


DIOCESI DI TRIESTE


Solennità dell'Assunta, a Monrupino


✠ Enrico Trevisi


Santuario Beata Maria Vergine Assunta di Monrupino, 15 Agosto 2023



Cari fratelli e sorelle,
Amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre
Chiedo ancora scusa per la mia spaventosa pronuncia slovena. Ma davvero in questi mesi non ho avuto un briciolo di tempo. E ciò si aggiunge ai miei limiti.

L’anima mia magnifica il Signore (Lc 1,46).
Moja duša poveličuje Gospoda.

Sono le prime parole che ho pronunciato nella lingua slovena.
E subito dopo queste:
Blagoslovljen bodi, o Gospod, za to tvoje ljudstvo.
Benedetto sei tu Signore, per il tuo popolo.

In questa S. Messa con voi e per voi, l’anima mia magnifica il Signore per questo suo popolo e su di lui invoco la Benedizione di Dio.
Moja duša poveličuje Gospoda

E ringrazio e benedico Dio e il suo Popolo qui presente a Repentabor.
La solennità dell’Assunta ci dice che non c’è solo questo mondo, ma che siamo incamminati verso una pienezza di vita che neanche sappiamo descrivere, ma che nella fede crediamo, speriamo, amiamo.

Questa fede nella vita, nella vita piena, nella vita eterna, nella vita che già per il battesimo è iniziata qui sulla terra, nella fatica e nella speranza, è rafforzata guardano a Maria Assunta in cielo.
Un pezzo di questo mondo (l’espressione è grossolana), una creatura umana inserita nel Paradiso. Maria alimenta in noi la fede nella misericordia di Dio e che anche noi siamo fatti, pensati, desiderati, voluti per il Paradiso.
Però siamo chiamati a percorrere la stessa strada di Maria:

- con Lei siamo chiamati a ripetere: Ecco la serva del Signore!
- Con Lei siamo chiamati ad ascoltare e a mettere in pratica la Parola.
- Con Lei siamo chiamati ad aprirci allo Spirito, sempre e comunque.

La prima volta che nel Vangelo si parla di Maria si dice che lo Spirito Santo scende su di Lei (Lc 1,35). E possiamo pensare che questa effusione per cui è diventata Madre di Dio è già piena, compiuta. Ma poi la troviamo ai piedi della croce, quando Gesù emise lo spirito, trasmise lo Spirito, consegnò lo Spirito (Gv 19,34) che è visto come preludio del dono dello Spirito che il Risorto compie nel cenacolo (Gv 20,22).

L’ultima volta che la si nomina negli Atti degli Apostoli si dice che gli Apostoli erano concordi e perseveranti nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria (Atti 1,14) e poco dopo si racconta la Pentecoste, tanto che nell’iconografia classica quando scende lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste sempre è rappresentata Maria.

Ecco la strada da percorrere: vivere nello Spirito Santo. Restare in profonda comunione con Dio subito in questa nostra stagione della vita. Non rimandare. Maria ti ricorda di restare aperto / aperta al dono dello Spirito, al Dio che vuole abitare in te e che in questo modo si anticipa quaggiù qualcosa del Paradiso, della vita in Dio. Anche adesso, qui a Repentabor.

Vorrei che si parlasse di più del Paradiso. E anche del Paradiso che si prefigura nell’amore, di quando siamo uniti e concordi anche se di lingue diverse, anche se di posizioni politiche diverse, anche se di culture diverse… Ricordiamo quanto San Paolo dice: “Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal. 3,26-28).
Se viviamo in Cristo, sorretti da Maria, se viviamo il battesimo, cioè nella vita nuova dello Spirito, le altre differenze permangono ma sono relativizzate. Non sono più un ostacolo, ma una risorsa perché ci stimiamo sapendoci tutti figli e figlie di Dio, amati e perdonati, destinati al Paradiso.
Come sarà il Paradiso? Non te lo so descrivere compiutamente. Ma se guardo questo mondo fatto di guerre, dico: il Paradiso è fatto di comunione e di pace. Se guardo alle famiglie in cui si litiga, dico: il Paradiso è una famiglia dove ci si ama sempre. Se guardo a questa umanità sofferente per le malattie, le violenze, le ingiustizie, dico: il Paradiso è l’umanità redenta, liberata, salvata da tutto questo male.

Ci è dato di vivere come Maria, accogliendo lo Spirito e credendo che il Paradiso è la nostra meta, ma che fin da adesso qualcosa del Paradiso, se accogliamo lo Spirto, ci è dato di anticiparlo tra di noi.

Blagoslovljen bodi, o Gospod, za to tvoje ljudstvo
Benedetto sei tu Signore, per il tuo popolo.

E per il tuo popolo che come Maria accoglie lo Spirto e come Maria diventa segno del Paradiso.