parallax background

Domenica 29 ottobre Raoul Henri Godonou sarà ordinato Diacono

 

Domenica 29 ottobre 2023 sarà una giornata di gioia e di festa per tutta la Diocesi di Trieste.
Nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Taumaturgo, alle ore 18.00, il seminarista Raoul Henri Godonou riceverà il Sacramento dell’Ordine Sacro nel grado del Diaconato per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo mons. Enrico Trevisi.

Di seguito, la presentazione di Henri, che presta servizio nella parrocchia di Sant'Antonio Taumaturgo.

Mi chiamo Raoul Henri Godonou, provengo dalla Repubblica del Benin, in Africa occidentale. Ho 35 anni.
La storia della mia vocazione comincia quando avevo sette, otto anni, quando andavo al catechismo.
Dovevo camminare circa trentatre chilometri per andare al catechismo. Il villaggio dove abitavo era tanto distante dalla parrocchia.
Il parroco veniva soltanto una o due volte all'anno nel villaggio. Lui era parroco di circa 50 villaggi, ed era da solo. Vedendo tutta la sua sofferenza e tutte le difficoltà per coprire il territorio della parrocchia, mi dicevo che, quando sarei stato grande, sarei diventato sacerdote per poterlo aiutare nella sua missione.
Ma, dopo un dramma familiare e le difficoltà della mia vita in quel momento, "ho smarrito la via" e ho abbandonato il catechismo e la pratica religiosa. E sono andato avanti così praticamente fino ad arrivare all'università.
Dopo la laurea lavoravo per il Gruppo Allianz assicurazioni, in Benin, e un giorno un collega mi ha invitato in un gruppo di preghiera domestica. E da lì tutto si è riacceso in me.
Ho ripreso la strada della pratica religiosa, della Chiesa, e così poi sono entrato nel gruppo del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC). In questo gruppo, il Signore mi ha dato proprio una “fame” di lui, era come se avesse voluto farmi recuperare il tempo che avevo perso e così avevo proprio “sete” di lui. Sentivo proprio una sete spirituale e passavo molto tempo in chiesa in adorazione e, ogni giorno, andavo nella cappella dell’adorazione della mia parrocchia. Ogni giorno partecipavo alla Messa, ogni martedì al gruppo di preghiera e poi ogni venerdì alla Via Crucis, ogni sabato al Rosario completo meditato.
Nonostante i miei impegni di lavoro, riuscivo a trovare il tempo per andare spesso nei santuari Mariani a pregare la Santissima Madre di Dio e Madre nostra. Avevo proprio un desiderio di Dio, di rispondere al suo amore. Perché mi sentivo amato, accolto, mi sentivo perdonato, mi sentivo liberato, mi sentivo guarito, mi sentivo molto leggero, fresco. Leggevo la Bibbia, le vite dei santi e avevo proprio una voglia di progredire nella conoscenza della fede, nella conoscenza del Signore. Il Signore mi ha fatto uscire dalle tenebre, nelle quali ero immerso, per avvolgermi nella sua ammirabile luce. Così capivo tutto quello che, nel tempo, avevo perso, volevo proprio andare veloce, progredire nel suo amore, riscoprire il suo amore, recuperare il tempo perso.
In questo cammino, cominciavo a ricordarmi dei miei progetti di quando ero bambino, di come volevo diventare sacerdote per servire il Signore.
Mi sentivo preso per mano, afferrato dal Signore che camminava con me.
In quel momento, in realtà, volevo fondare una buona famiglia cristiana e diventare un bravo predicatore nel gruppo RCC.
Ma il Signore ha cambiato i miei progetti, perché i miei progetti non erano i suoi progetti. Dopo un periodo lungo di discernimento e di intensa preghiera, ho capito che dovevo consacrarmi in modo più speciale al Suo servizio.
Così, il 1° novembre 2012, ho abbandonato il mio lavoro e sono entrato in convento, nell'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata che sono presenti in Benin. Dopo due anni di formazione in Benin, sono venuto in Italia, nel 2014. Dopo un anno passato ad imparare la lingua, ho iniziato, nell'ottobre del 2015, il biennio filosofico alla Pontificia Università Antonianum (PUA) di Roma. Alle fine del biennio, sono stato mandato negli Stati Uniti per un anno di tirocinio. Dopo il tirocinio, ho iniziato il triennio teologico all'Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, concluso nel 2021.
L'anno scorso ho dovuto lasciare i Frati Francescani dell'Immacolata. Ero già a Trieste da gennaio 2022 e, quando sono uscito, dopo un momento di profonda riflessione e di preghiera, ho chiesto di essere accolto nella diocesi di Trieste. Così, il 13 ottobre 2022, sono diventato seminarista della diocesi. Nella diocesi mi sono sentito subito a casa, mi sono sentito accolto. Sono stato bene accolto e amato da tutti, sia in curia che in parrocchia, dall'arcivescovo mons. Crepaldi e da tutti quelli che lavorano in curia; in parrocchia, da mons. Roberto Rosa, da tutto il clero parrocchiale e da tutti i parrocchiani.
Quando è arrivato il vescovo mons. Enrico Trevisi, anche lui mi ha subito accolto come un figlio e mi ha accompagnato.
Ringrazio il Signore per la sua Misericordia e per il dono della chiamata, l'Immacolata per la sua cura materna; ringrazio i Frati Francescani dell'Immacolata per la mia formazione, la Chiesa di Trieste e la parrocchia di Sant'Antonio Taumaturgo per l'accoglienza, l'accompagnamento e la vicinanza.