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Giovedì Santo | Lettera dell’Arcivescovo ai sacerdoti

L’epidemia da coronavirus ci impedisce di celebrare la Messa Crismale del Giovedì Santo che, nelle aspettative di tutti, è sempre stato il nostro incontro più significativo e anche quello più atteso dell’anno. Il confinamento che viviamo non ci impedirà comunque di far memoria delle parole del profeta Isaia, fatte proprie da Gesù nella sinagoga di Nazaret, che costituiscono il cuore pulsante di quella Messa: “Lo Spirito del Signore è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione” (61,1).

Coronavirus: tenere al centro il malato e l’anziano

In questo tempo pasquale che la Chiesa ci offre per professare la fede nella vittoria del Cristo Risorto sul mistero umano della sofferenza e della morte, la Commissione diocesana per la salute ha avvertito l’esigenza di dire una parola di fiducia e speranza nella difficile situazione che si è creata con l’epidemia da coronavirus anche nel territorio di Trieste.

23 aprile | Ritiro spirituale del Clero

Il prossimo giovedì 23 aprile, da celebrarsi con la consapevolezza spirituale di essere parte di un unico presbiterio, uniti dalla grazia pasquale del Signore Risorto. Per l’occasione sono a proporvi di meditare il seguente brano del Vangelo di Marco: 4,35-41, che è stato commentato da Papa Francesco il 27 marzo scorso nel Sagrato della Basilica di San Pietro in occasione del momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia.

Lettera del Vescovo per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

«Pur in mezzo alle onde, la nostra vita si apre alla lode. È questa l’ultima parola della vocazione, e vuole essere anche l’invito a coltivare l’atteggiamento interiore di Maria Santissima: grata per lo sguardo di Dio che si è posato su di lei, consegnando nella fede le paure e i turbamenti, abbracciando con coraggio la chiamata, Ella ha fatto della sua vita un eterno canto di lode al Signore».